Un laureato del Giro dell'Appennino trionfa alla Parigi-Roubaix. Sonny Colbrelli, campione europeo e italiano in carica, ha vinto una delle edizioni più epiche dell'"Inferno del Nord", unica classica monumento non disputata nel 2020 per la pandemia.Colbrelli, che aveva vinto l'Appennino nel 2014 in volata in via XX Settembre (a sinistra), al velodromo di Roubaix (a destra) ha superato allo sprint il belga Vermeersch e il favoritissimo olandese Mathieu van der Poel. Era dal 1999 che un italiano non si aggiudicava la corsa più dura del calendario, quando a imporsi era stato Andrea Tafi.
Sembrava anche questa, corsa nel fango per la pioggia sul percorso e sui 50 km di pavè, un'edizione stregata per i nostri colori: l'eroico Gianni Moscon, andato in fuga a 52 km dal traguardo e forte di un vantaggio di 1'30", prima forava la ruota posteriore in un tratto non servito dalle ammiraglie e poi cadeva, dopo aver cambiato la bicicletta. Per un italiano che fa la fine di Bitossi a Gap '72, un altro italiano, uno dei tanti campioni vincitori dell'Appennino, che torna a sollevare la pietra-premio della Roubaix.
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