politica

Il presidente della Regione e assessore alla Sanità in visita nello Spezzino
1 minuto e 34 secondi di lettura
 "L'ospedale di Sarzana non solo non verrà depotenziato ma verrà potenziato nel prossimo futuro. Se le opposizioni prima o poi la finiranno di raccontare frottole a loro stessi e ai cittadini che cercano di rappresentare e cominceranno a collaborare in modo costruttivo Io credo che faranno soprattutto il loro bene di per certo non cambio una virgola della nostra impostazione". Parola del presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti, in margine a una visita a Sea Future a la Spezia, sulle polemiche legate all'ospedale di Sarzana, dove ci sarà anche una manifestazione il 9 ottobre.

"Si chiamerebbe, se fossimo nel diritto, procurato allarme - ha replicato Toti -. Certamente si chiama calunnia, disinformazione e prendersi gioco delle persone: l'ospedale di Sarzana è stato un baluardo per il covid essenziale. Nell'ospedale di Sarzana abbiamo investito oltre 2 milioni di euro di nuove tecnologie per attrezzare le sale operatorie, le sale di rianimazione. Spenderemo oltre 2 milioni di euro di nuove tecnologie, risonanze e tac, nel piano di ammodernamento tecnologico dell'ospedale. Stiamo per finire un manufatto lì fuori dove oggi c'e' l'hub vaccinale, domani nascerà l'hospice di quell'ospedale che le precedenti amministrazioni hanno tenuto lì a marcire, mi sia consentito, per molti molti anni. Il pronto soccorso resterà aperto come è previsto che resti aperto".

"Nel piano Restart - ha sottolineato anche Toti - la maggior parte delle operazioni verrà fatta sull'ospedale di Sarzana e quindi i rianimatori quelli che tanto preoccupano chi di sanità ha dimostrato negli anni passati di capire pochissimo ma soprattutto che buggera costantemente con raccolte di firme o procurati allarmi i cittadini, quelle sale operatorie aumenteranno il volume di operazioni nel piano Restart di qua alla fine dell'anno in modo molto importante. Anzi quello è uno dei principali hub di smaltimento delle liste di attesa".