“La bellezza sta semplicemente nel fare le cose bene. Può essere tecnologica e oggi rischia di essere antidemocratica, tranne per la musica e l’arte”: sono solo alcune delle riflessioni emerse durante l’evento ‘Aspettando i dialoghi della bellezza’ organizzato da Regione Liguria e Qn- La Nazione nella cornice unica del borgo di Monte Marcello.
Diversi gli ospiti che hanno partecipato all’appuntamento aperto al pubblico e moderato da Agnese Pini, direttrice del quotidiano. Paolo Barberis, architetto spezzino, fondatore di Dada e Nana Bianca, ha aperto il dibattito spiegando il nesso tra digitale e concetto di bellezza: “Quello che facciamo deve essere guidato da una stella polare. Uno spazio digitale è fruito da molte più persone che qualsiasi altro spazio reale. Se noi pensiamo che una cosa funzioni deve essere governato da un’idea di bellezza. L’evoluzione tecnologica è ormai un processo inarrestabile che sempre di più si orienta sulla funzionalità, sul design e sulla semplicità”.
“La stessa parola è frutto di un profondo equivoco bellezza non è avvenenza -. Ha spiegato Stefano Massini, scrittore e autore teatrale -. Bello è il sorriso, l’occhio azzurro, il principe o la principessa. In questo modo andiamo incontro a una catastrofica idea antidemocratica della bellezza: fisica e apparente. Una maledizione portata avanti da secoli. Pensiamo all’idea di Gesù Cristo in croce che appare sublime anche nel dolore.
Serve un percorso didattico di educazione alla bellezza: tutti abbiamo potenziali, solo che non è un concetto di fisicità o apparenza. Per i giovani è un potenziale e, soprattutto, non si trova nello specchio. In un’epoca in cui tutto diventa social e deve creare like e consenso è indispensabile ricreare nuovi valori”. Il direttore d’orchestra Beatrice Venezi in collegamento video ha aggiunto: “Credo che la bellezza sia prima di tutto umanità e che frequentare il teatro e ascoltate musica classica aiuti a far crescere la sensibilità nell’accoglierla. Mi ritengo fortunata perché mi sento ogni giorno immersa nella bellezza”.
Clima disteso tra i due presidenti regionali Giovanni Toti ed Eugenio Giani nel riflettere sul concetto di bellezza, favorirti dalla realtà dei luoghi che amministrano. Entrambi hanno sottolineato la necessità di tutelare il valore storico e ambientale di Liguria e Toscana, per consolidare anche il valore attrattivo, confermato dai dati turistici dell’estate. In relazione alla ripresa post pandemica, in politica la bellezza si traduce nel concetto di armonia. “Il Governo di unità nazionale con Draghi presidente porta ad un nuovo senso di equilibrio e un diverso clima di confronto” ha sottolineato Toti. Concetto ribadito anche da Giani. “Nel febbraio dello scorso anno abbiamo condiviso una posizione comune contro la zona arancione alla vigilia di San Valentino. Chiedevamo una proroga di qualche giorno per il settore della ristorazione -. Ha ricordato Giani. - Ci siamo impegnati sulle vaccinazioni e i risultati delle nostre regioni sono tra i migliori”.
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A Montemarcello l'incontro tra Toti e Giani: "In politica la bellezza è data dall'armonia d'intenti"
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