
Soddisfatto all'arrivo l'atleta genovese. "È stata una bella gara, in un mare stupendo. Fin dall'inizio ho voluto subito attaccare e ho preso un bel distacco dagli avversari. Ho nuotato tutta la gara in solitario. L'unica difficoltà che ho avuto è stata nel trovare la terza boa perché avevo il sole in faccia ma con l'aiuto del mio allenatore, Filippo Tassara, ho sentito il suo fischio dalla barca che è servito per indirizzarmi verso la boa. Sapevo di essere uno dei favoriti ma nella vita nulla è scontato".
Una prestazione in crescendo e in controllo quella di Sciaccaluga che ha permesso all'atleta della Nuotatori Genovese di fare il bis con il successo dell'anno precedente. Ora lo sguardo si proietta verso il futuro. "È il secondo anno che vinco in questo magnifico mare di Alghero e spero di fare il "triplete" il prossimo anno anche se sarà dura perché il livello degli avversari si sta alzando".
Sciaccaluga è affetto da un'emiparesi destra dalla nascita, la sua forza è nella determinazione. La passione per il nuoto e un crescendo fino alla partecipazione alla Paralimpiadi di Rio 2016. "Sono una persona fiera di me per la giusta determinazione e grinta che ci metto per raggiungere i miei obiettivi – racconta l’atleta genovese -. L’essere disabile non significa essere diverso dagli altri ma è un motivo di orgoglio per dimostrare che ognuno di noi deve credici sempre e lottare per superare i propri ostacoli. Tutto è possibile, bisogna solo crederci. Davanti a una persona c'è sempre un grande gruppo che ti sostiene, una di queste è la mia famiglia che ha sempre creduto nelle mie potenzialità" ha concluso Sciaccaluga.
IL COMMENTO
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