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L’addio del grande campione a fine stagione
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La fine di un’era. Tony Cairoli, il più forte pilota di Motocross che l’Italia abbia mai avuto, ha annunciato il ritiro dalle gare a fine stagione. Il messinese, classe 1985, è entrato a pieno titolo tra le leggende dello sport grazie ai nove mondiali vinti, di cui sei consecutivi tra il 2009 ed il 2014, anni in cui il Motocross visse nuovamente un dominio come quello del belga Stefan Everts, il più vincente di tutti i tempi con dieci titoli.

Cairoli non ha mai nascosto di voler raggiungere il suo illustre predecessore, accarezzando più volte il sogno del titolo numero dieci, sfuggito per qualche infortunio di troppo e per circostanze sfortunate che nelle corse possono capitare. Ancora competitivo a 35 anni, sta continuando a lottare per il podio contro avversari poco più che ventenni, immenso.

Una carriera incredibile quella del ragazzino partito dalla Sicilia con tanti sogni e divenuto uno dei più grandi campioni di tutti i tempi, un simbolo per diverse generazioni, un modello dentro e fuori dalla pista. Umile, professionale, mai una dichiarazione fuori luogo o una parola fuori posto; Tony è per il Motocross quello che Valentino Rossi, con cui condivide i nove allori, è per la MotoGp. Amato dal pubblico di tutto il mondo, conquistato con il motto “Go fast, eat pasta”, Tony è stato il protagonista della storia perfetta col lieto fine, iniziata sui campi di provincia e senza una lira. Un talento smisurato, già sbocciato prima dell’adolescenza e notato da Claudio De Carli, che lo ha seguito in tutta la sua incredibile parabola sportiva.

Vent’anni a saltare sulle piste di tutto il mondo, un record per uno sport tra i più impegnativi e massacranti per il fisico; ora per Cairoli si apre una nuova era, che non sarà di certo lontano dalle moto. Grazie Tony, abbiamo avuto la fortuna di vivere le imprese di una leggenda.