salute e medicina

Grazie a questo sistema rischio minimo di contrarre virus al suo interno
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 Un nuovo mezzo per il primo intervento entrerà in servizio a Bogliasco (Genova) nei prossimi giorni. Come tutte le ambulanze della zona del Golfo Paradiso servirà il levante ma anche la città, questa volta con una particolarità importante: si tratta di un mezzo di ultimissima generazione tanto che nella provincia di Genova è il primo di questo tipo. Si chiama a "pressione negativa"e l'unico altro esemplare in Liguria è stato inaugurato solo un mese fa a Beverino, nello spezzino.

La pressione negativa è un sistema mutuato dalle sale operatorie in ospedale: l'aria all'interno dell'abitacolo è costantemente sanificata e si ha un ricambio completo dell'aria del vano sanitario ogni due minuti circa, trenta all'ora. Questo tutela militi, medici e personale sanitario nonché i pazienti presenti sul mezzo mettendo in sicurezza tutte le persone trasportate e minimizzando il rischio di contrarre virus al suo interno, per esempio durante il trasporto di pazienti potenzialmente infetti. Un sistema particolarmente importante in questo momento storico che protegge maggiormente anche dal coronavirus. I valori dell'aria sono costantemente monitorati grazie a un sistema touch screen all'interno dell'abitacolo e ancora, anche l'autista e l'equipaggio in cabina di guida sono protetti poiché è garantita l'immunità della cabina rispetto al vano sanitario.

L'ambulanza a pressione negativa è prodotta in Italia dalla Olmedo di Cavriago (Reggio Emilia) e distribuita in Liguria da Emac. Sono solo due al momento le ambulanze di questo tipo in Liguria: la prima è stata inaugurata un mese fa circa a Beverino (La Spezia) e la seconda è quella della Croce Verde di Bogliasco. In Italia solo due regioni hanno al momento questo tipo di mezzi altamente tecnologici: sono la Sardegna e il Veneto, dove vi sono circa 60 mezzi a pressione negativa.

La Croce Verde di Bogliasco ha fatto un grande sforzo per poter avere nel suo parco mezzi questa nuova ambulanza:
"Una scelta quasi obbligata, perché una delle vecchie ambulanze è dovuta andare in pensione", dichiara Virgilio Penco della Croce Verde. "Il nuovo mezzo è pronto a entrare in servizio immediatamente. Ci è costato 106mila euro Iva inclusa, lo paghiamo in parte con la sovvenzione del Comune di Bogliasco e di uno sponsor privato (Elah Dufour Novi), vi sono poi donazioni di singoli cittadini e il resto è rateizzato in cinque anni. In pratica la pagano i volontari e chi lavora qui senza stipendio ogni giorno, garantendo un servizio 24 ore su 24".

Il parco mezzi della pubblica assistenza bogliaschina è composto da quattro ambulanze di cui due di primo soccorso (una è quella da pressione negativa) e due di tipo B, che si occupano del trasporto dei malati. La Croce Verde ha in più due Doblò per trasporto disabili e una Panda per trasporto pazienti dializzati o per chi è comunque deambulante.