cronaca

Viaggio nel piccolo zoo clandestino sulle alture di Sestri Ponente dopo il blitz dei carabinieri forestali
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"Noi non abbiamo mai maltrattato i nostri animali, il nostro errore è non essere stati capaci a dire no a chi ci chiede una mano, quando un animale rischia l'abbandono noi lo prendiamo...".

A parlare sono le due guardie zoofile, Giuliana Luppi e Gerardo Latina, e il loro amico Andrea, che sono stati indagati dai carabinieri forestali perchè accusati di custodire in una casa di 60 metri quadri e nel terreno adiacente, in via delle Fornaci, sulle alture del Gazzo, un centinaio di animali tra gatti, rettili, cani, furetti, capre, tartarughe, serpenti, lumache giganti, oche e maiali, fra cui animali sottoposti alla tutela del Cites.


Nove pappagalli, trovati in pessime condizioni, sono stati sottoposti a sequestro, mentre per gli altri sono state emesse prescrizioni dalla Asl3. Tra gli uccelli messi in gabbie troppo strette una Amazzone aestiva, un Cacatua, un Cenerino. Mentre in giardino sono stati trovati due maiali e una capra.

I tre indagati hanno raccontato che si trattava di una situazione temporanea visto che stavano organizzando alcuni lavori proprio per migliorare gli spazi per tutti gli animali che ospitavano. Le due guardie, dell'Associazione Oipa, hanno ricevuto molta solidarietà sui social da parte di animalisti che li conoscono.

Dai racconti delle due guardie zoofile volontarie (la donna lavora come guardiano), emergono tante storie, come il pappagallo Ara ceco che rischiava di morire di fame, "gli abbiamo insegnato a come raggiungere la scodella con il cibo", al maiale arrivato lì da un sequestro, poi c'è il dolcissimo cane destinato ad essere soppresso perché paralizzato e che grazie alle cure e alle terapie disposte dalle due guardie adesso riesce a muoversi. Tanti i cani abbandonati che invece che arrivano dal meridione di Italia, uno di questi pare ama attaccare i gatti, ed è per questo che nell'area non si vede un gatto.


A indurci a recarci a dare un'occhiata allo zoo clandestino di via Fornaci, non  lontano dal monte Gazzo e dal canile municipale, tanti genovesi che hanno difeso le due guardie zoofile sui social: "Gerardo e Loredana hanno sacrificato la loro vita per gli animali, non vanno mai in vacanza, forse la loro unica colpa è non riuscire a dire di no a chi gli vuole affidare un animale sennò destinato al canile o all'abbandono".

L'ospite della coppia, Andrea, un giovane piemontese di Racconigi, anche lui indagato per maltrattamenti, invece si trova lì dopo la chiusura del suo negozio di animali in via Avio, a Sampierdarena, "ho smesso perchè dopo la pandemia gli animali mi arrivano solo dall'estero, e non volevo infilarmi in brutti giri".
Cessata l'attività lui non sapeva dove mettere decine di animali, topini, gerbilli, e altri di piccola taglia: "Un mese fa Giuliana e Gerardo mi hanno offerto di tenerli provvisoriamente in un capanno del loro giardino, io in cambio dell'ospitalità li aiuto con qualche lavoro di edilizia per sistemare gabbie e l'abitazione, anche per questo i carabinieri hanno trovato molta confusione nella casa e nel terreno, stiamo facendo i lavori per razionalizzare gli spazi per le gabbie, ma non abbiamo mai maltrattato gli animali".

Per capire cosa pensano dei tre animalisti i pochi abitanti di quelle alture di Sestri Ponente abbiamo intercettato un giovane residente nella zona che arranca sudato lungo la salita che dalla stazione ferroviaria della Costa: "Brave persone, che amano gli animali, ma ne hanno troppi, e così non riescono a tenere pulita l'area".