cronaca

Leonardo Sinigaglia, di Libera Piazza Genova, prende le distanze da Basta dittatura e dalle violenze
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Sostiene che non ha mai negato l'esistenza del covid, ma le sue critiche sono legate allo smantellamento della sanità pubblica, alla gestione della pandemia e ai vaccini, "che non possono essere imposti a tutti perché ogni persona è diversa" e ovviamente all'obbligo dell'odiato green pass.

Leonardo Sinigaglia, 23 anni, studente universitario di Storia, foto immagine di WhatsApp con Fidel Castro, è il leader del canale Telegram Libera Piazza Genova con circa 500 iscritti, il movimento anti green pass di Genova più importante che organizza da mesi le manifestazioni in piazza De Ferrari, le prime, a luglio, con qualche problema di ordine pubblico, e denunce, perchè non autorizzate, le ultime sempre in perfetta regola che non hanno niente a che vedere con le iniziative del canale di Telegram Basta Dittatura, trentamila iscritti in tutta Italia e una svastica come simbolo, questi sì no green pass e no covid e tanta violenza quantomeno verbale.

"Le iniziative dei blocchi dei treni a lunga percorrenza sono nate su quel canale", ha spiegato Sinigaglia in diretta skype con Primocanale dalla sua casa di Creto, frazione della Valbisagno fra Genova e Montoggio, dove lo studente vive con la compagna.
"Il nostro gruppo contesta soprattutto lo smantellamento della sanità pubblica che è uno dei principali motivi per cui l'Italia è andato in crisi di fronte alla pandemia, Per questo non troviamo giusto incolpare dei contagi i cittadini, come invece hanno fatto i politici puntando il dito sugli assembramenti". Critiche anche alla campagna vaccinale: "Non si può imporre a tutti un vaccino visto che ogni persona è diversa".

Sinigaglia ha poi spiegato: "I no vax non esistono, è una categoria inventata, esistono invece milioni di cittadini che si stanno opponendo ai green pass e alle politiche dei governi Conte e Draghi. Le mobilitazioni avvenute a Genova all'inizio sono state lanciate in modo anonimo e hanno catalizzato un dissenso reale, dietro queste chat però non esiste una vera organizzazione, se non il gruppo di cui faccio parte anche io. Ma queste iniziative, lo ribadisco, non hanno nulla da spartire con quanto lanciato dal canale telegram nazionale Basta Dittatura che ha promosso il blocco dei treni e da cui noi ci siamo sempre dissociati".

Sinigaglia che non risponde alla domanda sulle difficoltà che ha avuto a emarginare i manifestanti più radicali e agitati che rischiavano di creare problemi di ordine pubblico, poi rilancia il prossimo appuntamento genovese: "Sabato pomeriggio in piazza De Ferrari, prima presidio e poi corteo, come autorizzato dalla questura".