cronaca

Il mistero dei vicoli: teatro preferito per ogni reato, ma i ladri d'appartamento girano al largo
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Ladri in azione l'altra notte in un appartamento al primo piano di via Luccoli, nel centro storico: passando da una finestra i delinquenti sono entrati nell'appartamento impossessandosi di un pc portatile e di gioielli. Bottino modesto.


I furti in casa però sono reati insoliti per la città vecchia dove, lo dicono le statistiche ufficiali, viene messo a segno un numero di reati mediamente più elevato rispetto agli altri quartieri di Genova, dallo spaccio di droga alle aggressioni, ai furti con destrezza, gli scippi e le rapine, ma poche volte invece vengono denunciati (perchè pochi sono) i furti in casa.


La spiegazione di questa anomalia potrebbe essere nella caratteristica architettura dei caruggi, con i vecchi palazzi stretti uno all'altro in cui è difficile infilarsi in una finestra senza essere scoperti da inquilini o da persone in strada, visto che anche grazie alla movida parte dei vicoli è vissuta 24 ore su 24, non dorme mai, come sanno bene gli abitanti che non riescono a chiudere occhio.


Ma questo non giustifica da solo il ridottissimo numero di furti in casa nei vicoli: perchè molte volte i ladri svaligiano le abitazioni forzando le serrature delle porte d'ingresso e non arrampicandosi dalle finestre. Inutile anche di spiegare il tutto con la battuta "i ladri non rubano dove vivono" perchè di ladri d'appartamento arrestati per i furti in abitazione quasi risultano residenti nei caruggi. Anzi, spesso arrivano da fuori città: questa forse potrebbe essere una spiegazione. Un foresto che viene a Genova per rubare non s'infila nei meandri della città vecchia, dove fra l'altro non si può avvicinare in auto, e ci sono poche vie di fuga, preferendo invece zone più tranquille, quelle collinari, ad esempio, o comunque tradizionalmente abitate dalla Genova bene, da Albaro a Castelletto, Carignano, Nervi.


Un esperto poliziotti del commissariato di polizia di piazza Matteotti tempo fa spiegò l'anomalia dei pochi furti nei vicoli con lo stretto e rapporto fra gli inquilini del centro storico, l'elevata e spontanea socializzazione fra abitanti di estrazioni sociali molto diverse. Si sa, il centro storico è un paese dove tutti si conoscono e si parlano, si frequentano. Gli inquilini si incontrano, o sono obbligati a farlo, nei vicoli strettissimi, ma anche nelle scale visto che molti palazzi sono privi di ascensore, o anche sui terrazzi, dove tanti hanno anche solo un angolo, e dove si va forse più che in altre zone per vedere un po' di luce e prendere una boccata d'aria fresca visto che molte abitazioni, specialmente quelle dei piani bassi, sono molto buie.


Non solo: quello della città vecchia è sicuramente il quartiere più suggestivo che per questo attrae persone assai diverse fra loro, dove capita di trovare un importante dirigente d'azienda vicino di casa di uno spacciatore o di un clandestino, uno sbandato accanto al professore o allo studente universitario. Il medico accanto al lavascale.


Persone di estrazioni sociali assai diverse e però accomunate e affascinate dalla suggestione e l'atmosfera che solo la città vecchia sa regalare. Altri invece scelgono i vicoli perchè solo lì si trova un posto letto a prezzi economici. Il quel cuore della città si ritrovano molte comunità straniere: senegalesi, nigeriani, magrebini, latinos. Le nostre Little Italy e Chinatown. Umanità dolenti al fianco di borghesi, un contrasto forse solo apparente nel segno della grande bellezza di quel Patrimonio dell'Umanità che è il centro storico di Genova dove agli abitanti tutto può accadere, ma quasi mai capita di subire un furto in casa.