salute e medicina

Ricerca della Scuola Suoeriore Sant'Anna di Pisa fotografa l'avvio della pandemia
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 Tra febbraio e aprile 2020 ci sono state due diverse epidemie di Covid-19 in Italia: una con crescita esponenziale in Lombardia e nelle regioni piu' colpite del Nord, con la Liguria al quarto posto per impatto e gravità dei casi; e un'altra piu' moderata nel resto del Paese, Veneto compreso, dove e' stata subito adottata una strategia aggressiva di test. Lo evidenzia lo studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, con la Pennsylvania State University e l'Universita' Laval del Quebec.

In particolare l'epidemia ha avuto una crescita esponenziale prima in Lombardia, seguita da Emilia Romagna, Marche, Liguria, Piemonte, le province autonome di Trento e Bolzano, e infine Valle d'Aosta. Perche' due epidemie? L'andamento della mortalita' nel primo gruppo puo' essere dovuto, secondo i ricercatori, al fatto che il virus e' circolato in modo silente nel nord Italia per un lungo periodo di tempo prima che fosse preso qualche provvedimento a livello pubblico. Una larga parte di positivi sono infatti asintomatici e contagiosi e hanno continuato a crescere. Lo studio ha documentato forti associazioni tra la mortalita' da Covid-19, la mobilita', e i tassi di positivita'.

"I nostri risultati, insieme a quelli di altri studi in Italia e nel mondo, supportano la tesi secondo la quale la mobilita' ha un ruolo fondamentale nel modulare le curve epidemiche, e il tasso di positivita' puo' essere utilizzato per monitorare l'andamento della pandemia", commenta Tobia Boschi, della Penn State. L'assistenza primaria distribuita, che sembra mitigare la mortalita', e la dimensione di potenziali hub di contagio in ospedali, scuole e luoghi di lavoro, possono invece aggravare l'epidemia. Potrebbero essere utili, aggiunge Lorenzo Testa, allievo della Scuola Superiore Sant'Anna, "investimenti di breve e medio periodo per incrementare l'assistenza primaria decentralizzata, o strategie per ridurre il numero di studenti, pazienti e lavoratori nello stesso ambiente". (