cronaca

Grande partecipazione dei sanremesi, tra i piccoli ce ne sono sette che devono ancora compiere un anno
2 minuti e 16 secondi di lettura
 "Abbiamo bisogno di qualunque genere e tipo di materiale. Grazie ai comitati nazionale e regionale della Croce Rossa, oggi abbiamo fornito alcuni beni di prima necessità. Ma visto il numero così alto di bimbi sarebbe bello ricevere in donazione dei vestitini o anche abiti per gli adulti. Dovete sapere che queste persone sono fuggite con quello che avevano, c'è gente che ha solo quello che indossa e nulla più". E' questo l'appello della Croce Rossa di Sanremo, laddove sono in arrivo i primi profughi afghani destinati alla Liguria. Sono 85 i minori che oggi all'alba sono giunti a Sanremo per la quarantena, ma saranno in tutto 206 gli arrivi.

Per questo il presidente della Croce Rossa di Sanremo Ettore Guazzoni chiede alla popolazione di aiutarli e subito è partito il tam tam tra gli abitanti sanremesi anche recandosi direttamente presso la base militare che ospita i piccoli profughi e le loro mamme.

"Ci sono bimbi di pochi mesi - spiega Guazzoni - Tanti adolescenti e bambini tra i 3 e i 10 anni. Il primo step è stato superato in modo molto educato, caloroso. I nostri volontari del comitato di Sanremo e di quello regionale della Liguria si sono adoperati per dare un primo conforto di viveri e bevande calde, dopo di ché ad ogni nucleo familiare è stato assegnato un alloggio e i nostri volontari hanno accompagnato i profughi nelle stanze".

Per loro scatta la quarantena ma anche i tamponi: faranno il secondo mercoledì, mentre già a Fiumicino avevano effettuato un primo screening. Questo pomeriggio un pediatra visiterà i piccoli per verificare le loro condizioni di salute.

Nella base militare di Sanremo si trovano "85 minorenni, tutti facenti parte di nuclei familiari. Sette sono sotto l'anno d'età e 30 sotto i dieci anni. In alcuni casi gli ospiti sono stati dipendenti o collaboratori della nostra Ambasciata in Afghanistan, alcuni parlano italiano e altri inglese". Lo specifica Croce rossa in una nota.

"Per tutti i volontari - prosegue la nota - è stato un momento particolarmente emozionante, ripagato dai sorrisi dei bimbi, dalla gentilezza delle persone che nonostante il lungo viaggio affrontato, si sono dimostrate sempre affabili e cortesi. Per l'attività sono stati impiegati 30 volontari che hanno permesso il disbrigo delle operazione in poche ore. Alle operazioni hanno partecipato anche un mediatore culturale che ha accompagnato gli ospiti per tutto il viaggio e rimarrà presso la base, la psicologa del Supporto psicosociale della Liguria, alcune Infermiere volontarie e alcune unità del Corpo Militare Volontario Cri e del Nucleo Pronto Intervento. La Croce Rossa Italiana rimarrà all'interno della base per attività di supporto umanitario e sanitario per tutto il soggiorno".