cronaca

La denuncia dei cittadini: "Le periferie sono abbandonate, qui i roghi non sono una novità"
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Potrebbero essere stati due ragazzi ad appiccare le fiamme al canneto delle alture di Prà.

A suggerire questa ipotesi la testimonianza di una donna che avrebbe visto fuggire i ragazzi dalla zona
in cui sono levate le prime fiamme, un canneto pieno di orti abusivi e cespugli mai curati.
A rivelarlo a Primocanale è stato un pensionato, Andrea D., incontrato nelle vie del quartiere subito dopo lo spegnimento del rogo che ha interessato una fascia di terreno sotto le vie Calamandrei e di via della Benedicta. Rogo che ha costretto i vigili del fuoco ad evacuare per alcune ore due palazzi di via Martiri del Turchino. Le indagini sull'incendio sono state avviate dai carabinieri forestali.

L'allarme è stato lanciato prima di mezzogiorno. I primi ad arrivare sul posto sono i vigili del fuoco di Multedo, con un volontario delle squadre antiincendio di Mele, gli altri volontari delle Vab, giunti da Sestri Ponente e da Cogoleto, invece arrivano dopo oltre un'ora, quando il rogo è già spento. Ma per fortuna non ci sono stati palazzi danneggiati dal fuoco nè persone intossicate o ferite.

Molti abitanti però hanno vissuto minuti di paura, come mostrato in diretta da Primocanale. Un cittadino ad esempio ha faticato a obbedire al divieto di raggiungere casa sua, in via della Benedicta, perchè temeva per la vita dei suoi cani che erano in casa, stessa preoccupazione per una donna con la figlia che voleva raggiungere l'abitazione per salvare i suoi "animali", come li ha definiti lei.

Un papà magrebino con un figlio
invece è rimasto tutto il tempo a distanza, come ordinato dalla polizia locale, in ansia, ma composto, fiducioso.

La figura più inquietante è stata però quella di un uomo non giovane e ben vestito, camicetta chiara e pantaloni bianchi, che mentre si levavano le fiamme alte verso via della Benedicta è arrivato camminando con lentezza con un sacchetto della spesa fra le mani a pochi centimetri dalle lingue di fuoco e acendo strabuzzare gli occhi a tutte a tutte le persone presenti sul posto, poliziotti della municipale e il volontario anticendio di Mele e alcuni abitanti, invece saggiamente a decine di metri dalle fiamme.
Alla legittima domanda perchè fosse passato così vicino all'incendio l'uomo ha risposto serafico: "Quale incendio?", proseguendo poi la sua composta passeggiat

Spento l'incendio sul costone bruciato di via della Benedicta affacciato sul mare rubato dal porto commerciale,
su quel belvedere carbonizzato ora senza i cespugli e gli alberi divorati dalle fiamme è apparsa una squallida cartolina del degrado della zona: bottiglie di vetro, lattine, altri rifiuti, fra cui parti di elettrodomestici, la riprova del scarso senso civico di tanti cittadini ma anche dalla poca attenzione delle istituzioni alle periferie, "qui a tagliare le erbacce e a curare il verde non viene mai nessuno, poi è chiaro che basta un cerino a innescare il finimondo" denunciano più abitanti.