"Avevamo chiesto di ridurre questo percorso perchè basta un veicolo fermo o un incidente ed è il caos totale. Ma Autostrade mi ha risposto che per fare questo bypass occorrovano quattro giorni di lavoro. Cioè, era una soluzione 'potenzialemte possibile ma non adottabile'. E' come parlare con un muro di gomma". Giuseppe Bossa, coordinatore osservatorio Trasporti commenta così la situazione in A10 tra Genova Aeroporto e Genova Pegli dove sono partiti i lavori h24 con lo scambio di carreggiata permanente (GUARDA QUI).La proposta portata a giugno prevedeva un bypass prima del casello di Pegli in modo da permettere l'interruzione del tratto di cantiere da 8 a 4 km dividendo nei fatti in due lotti il cantiere. Un bypass che avrebbe permesso soprattutto ai mezzi pesanti di arrivare direttamente da San Benigno al porto di Pra'. "Non c'erano problemi particolari, bastava togliere i new jersey in cemento e poi si sarebbe rimesso il guard rail ma almeno quei camion avrebbero poi usato la viabilità ordianaria per raggiungere il porto ma sono emerse preoccupazioni anche dal sindaco. Era invece un modo per limitare i problemi e accrescere la sicurezza" precisa ancora Bossa.
Intanto il cantiere è partita e qualche problema c'è stato subito anche per quanto riguarda le informazioni e i percorsi da seguire. "Tanti autotrasportatori ci hanno chiamato per dirci che non erano stati raggiunti da nessuna ordinanza o da informazioni sulla situazione. Il divieto di passare in città è venuta fuori all'ultima riunione del Coc. Per i camion c'è in caso di fare un giro dalla A7, la diramazione Predosa-Bettole e poi riscendere dalla A26 per raggiungere il porto di Pra'. Parliamo di tratte già interessate dalla viabilità turistica e trasportistica" spiega ancora Bossa.
9° C
LIVE
IL COMMENTO
-
Luigi Leone
Lunedì 17 Novembre 2025
-
Mario Paternostro
Domenica 16 Novembre 2025
leggi tutti i commentiDemografia, in Liguria e in Italia tema di sola propaganda politica
“San Marcellino” compie ottant’anni e continua a “aprire porte” agli ultimi