
"Il 4 ottobre compio gli anni e il regalo più grande è che non posso più candidarmi. Ormai i sindaci dei piccoli Comuni - dice all'Ansa il sindaco uscente - sono diventati dei capri espiatori. I miei primi dieci anni da sindaco sono stati una soddisfazione, gli ultimi cinque una sofferenza. I sindaci di piccole realtà sono costretti ad accettare decisioni piovute dall'alto. Ma al di là delle difficoltà sono felice di aver passato questi anni come punto di riferimento per i miei concittadini".
Quindi tocca alla sorella gemella: "Le darò qualche consiglio e per lei ci sarà il sostegno di una buona parte dei miei con alcune new entry". Per parte sua, Maria Maddalena è pronta. "Sono molto contenta. Siamo un bel gruppo e abbiamo voglia di lavorare. Mio fratello ci tiene tantissimo. Spero di essere all'altezza. Ho accettato questa sfida perché me lo hanno chiesto molti concittadini di Civezza. Fare meglio o come ha fatto mio fratello sarà dura, lui ha fatto l'impossibile".
IL COMMENTO
Il lavoro al centro della battaglia elettorale, ma Genova non ha bisogno di promesse
Alla politica del futuro di Genova non interessa?