porti e logistica

Crescita del +5,8%
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 I porti di Genova, Savona e Vado ligure chiudono in crescita i primi sei mesi dell'anno e superano i numeri del 2019, pre-pandemia. Il traffico contenitori si è attestato a 1.434.114 teu, in crescita del 18,2% rispetto al primo semestre 2020 e del 5,8% rispetto al 2019.


"Il trimestre aprile-giugno 2021 per il traffico containerizzato dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale si è chiuso con una crescita del 37,9% rispetto al 2020 - aggiunge una nota dell'Adsp -. Più importante risulta il confronto con il 2019: rispetto allo stesso periodo di quell'anno, infatti, il secondo trimestre ha segnato una crescita del 6,3%, chiudendo a 757.972 teu che rappresenta la migliore performance nella serie storica del sistema portuale". Risultati che riportano alla crescita.

"Se ad inizio pandemia le previsioni fissavano un ritorno dei traffici ai livelli precovid nel 2024, i Porti di Genova e Savona mostrano con i dati di essere già in fase di pieno recupero" sottolineano a Palazzo San Giorgio. Sono inoltre aumentati i volumi trasportati su ferrovia: nel secondo trimestre sono stati movimentati via treno 105.648 teu, pari al 58% in più rispetto al 2020 e al +23,3% rispetto al 2019. Complessivamente nel primo semestre sono stati 195.412 teu: significa 4.828 treni, quasi 31 al giorno. Bene anche il traffico rotabili +17,9% nei primi sei mesi dell'anno, e merci varie in ripresa.

Resta in sofferenza, ancora lontano dai livelli 2019, il traffico passeggeri, il più colpito nella pandemia. Per quanto riguarda le crociere, il semestre si è chiuso con 75.043 passeggeri: 55.622 a Genova e 19.422 a Savona, dove l'attività è ripresa solo a maggio. Il traffico traghetti è cresciuto del 96,3% rispetto a giugno 2020 con 185.949 passeggeri. A giugno le due compagnie che hanno homeport a Genova e Savona - Msc e Costa Crociere - hanno movimentato 25.388 passeggeri.

"I dati registrati dai traffici del primo semestre di quest’anno sono decisamente positivi e confermano la strategicità della portualità genovese - spiega l’assessore allo Sviluppo economico portuale e logistico Francesco Maresca -. La crescita di circa il 6% rispetto all’era pre Covid e del 18,2% rispetto allo stesso periodo del 2020 sul traffico container è un’iniezione di ottimismo e fiducia per il futuro, ma anche un chiaro segnale sull’importanza della realizzazione di opere infrastrutturali dell’ultimo miglio e degli investimenti sulle infrastrutture immateriali per le procedure portuali. I volumi su ferro sono aumentati del 58% tra il 2020 e il 2021 e del 23,3% rispetto al 2019: la scommessa dell’intermodalità con una forte cura del ferro deve essere vinta con il completamento del nodo ferroviario di Genova, ultimo miglio del Terzo valico, nei tempi prefissati, anche nell’ottica di un decongestionamento delle autostrade e della viabilità cittadina. La soluzione definitiva al traffico su gomma nel nodo autostradale genovese resta comunque la realizzazione della Gronda che deve ritornare con forza al centro del dibattito sulle infrastrutture a livello nazionale" conclude .