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L'attaccante del Parma pupillo di D'Aversa, Colley ha richieste dall'Inghilterra, Murillo è un rebus
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 La Sampdoria lascia il ritiro di Ponte di Legno senza aver compiuto una mossa di mercato diversa dalla remissione degli svincolati come Ramirez e Regini o dal rientro dei prestiti non riscattati, come Caprari Murru Bonazzoli e Depaoli. Il lavoro di Faggiano sarà essenzialmente conservativo: cedere a caro prezzo elementi sacrificabili sul piano tecnico, verificare la possibilità di ottenere ritocchi.

Verso la conferma Audero, Falcone potrebbe ripartire in prestito per non interrompere l'esperienza da titolare compiuta a Cosenza: lo vuole il Crotone, per sostituire Cordaz tornato all'Inter perché cresciuto nel vivaio. Nel caso, Ravaglia resterebbe secondo.

In avanti, dato il modulo 4-2-3-1 caro a D'Aversa, si profila una possibile cessione di Torregrossa, che ha molti estimatori in B, a vantaggio di un pupillo di D'Aversa come Roberto Inglese del Parma, buon talento spesso frenato dagli infortuni che non avrebbe problemi a fare il vice-Quagliarella. Si potrebbe ragionare sull'ipotesi di uno scambio.

Non sembra facile il caso di Jeison Murillo, a scadenza 2023, indisponibile al rinnovo, gravato dall'obbligo di riscatto a 12 milioni fissato col Valencia e da un ingaggio oltre il milione. Proprio il Valencia potrebbe riprenderselo, ma la società spagnola - a cui si affianca il Celta Vigo - nicchia alla prospettiva del riacquisto definitivo. Difficile che la Sampdoria non ne esca rimettendoci.

Più facile che parta Colley, che ha richieste in Premier: si è fatto sotto il Brighton, la Sampdoria valuta il gambiano 10 milioni. Infine il consenso del giocatore è il solo ostacolo rimasto al trasferimento, in prestito con obbligo di riscatto, di Bonazzoli alla Salernitana.
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