cronaca

Escluse le operazioni di cessione dei beni degli immobili di proprietà della regione e delle aziende sanitarie ad Arte
1 minuto e 54 secondi di lettura
E' arrivato il via libera da parte della Conte dei Conti al bilancio di Regione Liguria per l'anno 2020.  Soddisfatto il presidente Giovanni Toti: “Come ha riconosciuto la Corte, il bilancio di Regione Liguria è in sostanziale equilibrio, senza particolari criticità. Nonostante le difficoltà del periodo di pandemia abbiamo raggiunto una serie di obiettivi. In primis, l’importante obiettivo del pareggio di bilancio per l’esercizio 2020 delle aziende e degli enti del sistema sanitario regionale: un risultato che segna il passaggio all’utilizzo delle risorse regionali pagate dai cittadini per implementare le potenzialità della nostra sanità anche alla luce dei ritardi accumulati in alcuni settori nel periodo pandemico. Il programma Restart che sarà presentato a breve mira proprio a recuperare il gap in termini di prestazioni sanitarie causato dalla pandemia attraverso l’incremento di attività anche al fine di evitare l’aumento delle fughe”.

Il governatore ligure spiega ancora: "La sezione di controllo della Corte ha messo in luce anche altre azioni, che hanno avuto ricadute positive sul bilancio regionale: il miglioramento della capacità di accertamento e impegno che si attestano a percentuali molto alte, la correttezza degli accantonamenti al Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità e al Fondo rischi legali nonché al fondo perdite società partecipate”.


L'unica criticità emersa riguarda l'esclusione dell'operazione di cessione dei beni degli immobili di proprietà della regione e delle aziende sanitarie ad Arte avvenuta nel 2011 quando alla guida della Regione c'era la giunta guidata da Claudio Burlando di centrosinistra. Secondo i giudici contabili, e la stessa procura, l'operazione deve essere inserita sotto la voce indebitamento per oltre 81 milioni di euro. Questo è quanto è stato deciso in sede di udienza di parifica del bilancio regionale 2020, che si è tenuto davanti ai giudici della sezione di controllo presieduta da Maria Teresa Polverino.

Secondo il procuratore regionale Antonio Giuseppone l'operazione di cartolarizzazione avvenuta nel 2011, a copertura dell'allora disavanzo sanitario, non è stata gestita correttamente. Il procuratore nella sua requisitoria ha sottolineato come ''la Regione abbia eluso l'obbligo del divieto di indebitamento per finanziare spese correnti e ha continuato a non rappresentare il debito nel proprio bilancio violando così il principio di trasparenza dei bilanci pubblici''.