cronaca

Giallo nel civico 2 di via Cervignano a Marassi: indagini di Asl e Iren
2 minuti e 1 secondo di lettura
E' un giallo che costringe una cinquantina di famiglie a non usare l'acqua a scopi alimentare da quasi due mesi, perchè dai rubinetti sgorga acqua lievemente inquinata da idrocarburi, sostanze tipo benzina o gasolio.

Succede in via Cervignano 2 (nella foto), non lontano da corso De Stefanis e dallo stadio di Marassi: le prime segnalazioni all'inizio di maggio quando dai rubinetti gli inquilini hanno avvertito uno strano odore di benzina o qualcosa di simile.

Il fatto è stato subito segnalato all'amministratore del caseggiato Agostino Capurro e sono partiti il divieto di usare l'acqua a scopi alimentari e i primi accertamenti sulla qualità dell'acqua.

Riscontri che non hanno chiarito nè tranquillizzato visto che le tracce di idrocarburi sono state trovate anche nella presa di salita Spagnoletta dove è allacciata la condotta che porta l'acqua nei serbatoi del palazzo di via Cervignano.

Gli ulteriori e ultimi esami sono arrivati nei giorni scorsi, con tanto di nuovo invito da parte dell'amministratore a non usare l'acqua del rubinetto per usi alimentari.

Una situazione molto pesante per gli abitanti
: alcuni raccontano che oltre al disagi e la spesa di dover acquistare l'acqua minerale in bottiglia per gli usi alimentari non si riesce neppure a farsi la doccia, "perchè ti rimangono i capelli unti".

Per questo alcuni inquilini hanno avvertito del fatto anche Massimo Ferrante
, presidente del Municipio Bassa Valbisagno, che lunedì lo segnalerà alla Asl 3 e all'Iren, per chiedere spiegazioni.


Il giallo ora è nelle mani degli ispettori della Asl3 dell'Ufficio Igiene degli Alimenti e Nutrizione e della stessa Iren che non escludono nessuna ipotesi per spiegare l'inquinamento.

Presa in considerazione anche l'ipotesi più fantasiosa e inquietante del sabotaggio, anche se l'amministratore Capurro fa sapere che i serbatoi posti sul palazzo risultano regolarmente sigillati e l'impianto è nuovo, "di appena due anni di vita".

Federico Valerio, chimico componente del Comitato Scientifico dell’Ecoistituto Reggio Emilia-Genova, interpellato da Primocanale, in assenza di ulteriori informazioni sul caso, non sa spiegare la contaminazione ma ipotizza che per cercare di decifrarla è necessario effettuare analisi più dettagliate per capire in modo più preciso la composizione chimica degli idrocarburi rilevati nella condotta dell'acqua".

Insomma, in attesa dell'intervento di Asl3 e Iren, e forse della sezione ambiente della polizia locale e della magistratura, il giallo rimane, e gli abitanti di via Cervignano 2 in piena estate rimangono senza acqua potabile in casa.