cronaca

I genitori della piccola raccontano la propria versione dei fatti, il presidente del Tribunale dei Minori respinge la richiesta di decadenza
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E' uscita dal coma la bimba di 5 mesi ricoverata dal 6 giugno all'ospedale Gaslini di Genova, la quale aveva rischiato di rimanere soffocata da una busta di plastica mentre si trovava nel campo nomadi di Piandanna, nella periferia di Sassari.

 
Il presidente del Tribunale dei minorenni di Sassari, Guido Vecchione, ha respinto oggi la richiesta del capo della Procura dei minori, Luisella Fenu, per far decadere dalla responsabilità genitoriale il padre e la madre della bambina: l'udienza di verifica è stata fissata per ottobre.


Nella giornata di ieri i medici l'hanno sottoposta ad un intervento per applicare un sondino gastrico che consenta l'alimentazione diretta. Le sue condizioni di salute stanno migliorando progressivamente, anche se restano da valutare gli eventuali danni cerebrali subiti.


Nell'udienza di stamattina i genitori della piccola, assistiti dagli avvocati Maria Paola Cabitza e Giuseppe Onorato, hanno raccontato al giudice la loro versione dei fatti. Hanno spiegato che tutto è successo in pochi istanti: erano appena rientrati al campo nomadi di Piandanna dove vivono, e avevano messo la piccola a dormire nel centro del lettone matrimoniale; il papà era andato a controllare l'auto, la mamma era uscita dalla stanza per cambiare il pannolino a un altro figlio, mentre gli altri due fratellini più grandi erano dalla nonna. Dopo pochi minuti la mamma è rientrata e ha trovato la bimba con una busta di plastica, di quelle che si usano per la spesa, sul viso. Non respirava più, era priva di sensi. Hanno immediatamente caricato la figlioletta in auto e sono corsi al pronto soccorso del Santissima Annunziata. Qui i medici sono riusciti a rianimarla e vista la gravità della situazione hanno disposto l'immediato trasferimento al Gaslini di Genova, con un elicottero messo a disposizione dalla Protezione civile. Stamattina in tribunale sono state acquisite agli atti le relazioni della pediatra che assiste i quattro fratellini e dei Servizi sociali del Comune di Sassari.

 
"Sia la pediatra sia i Servizi sociali hanno descritto una situazione familiare amorevole e affettuosa, con i minori accuditi nella maniera migliore dai genitori - dice l'avvocato Onorato - I genitori della bambina non hanno ricevuto a oggi nessuna notifica relativa a una indagine penale della Procura di Sassari nei loro confronti, né sono stati mai sentiti da ufficiali di polizia giudiziaria in merito all'incidente