cronaca

"Sue dichiarazioni umilianti e tristi"
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 "E' stato umiliante e triste. Racconta tante bugie nonostante tutte le evidenze e tutte le prove venute fuori continua a mentire e a dire che il crollo del ponte Morandi è accaduto per un difetto strutturale". E' diretto come sempre Emmanuel Diaz nel commentare l'intervista che l'ex ad di Autostrade per l'Italia Giovanni Castellucci ha rilasciato al Corriere della Sera. Nel crollo del 14 agosto 2018 Emmanuel ha perso il fratello Henry. Da allora ha iniziato a studiare nel dettaglio tutte le carte dell'inchiesta. Il processo partirà non prima di fine settembre, quando dalla tragedia saranno passati più di tre anni (LEGGI QUI).

Ma le parole usate da Castellucci non sono piaciute. L'amministratore delegato ai tempi del crollo ha detto che "gli incidenti probatori hanno evidenziato che già nel 2000, quando la società fu privatizzata, il margine di sicurezza dello strallo del pilone 9 nel punto di rottura (ed reperto 132) si era ridotto dell'80%, nonostante l'importante ciclo di manutenzione del 1993 eseguito dallo Stato prima di consegnarci il Ponte. Perchè il difetto di costruzione era occulto" si legge nell'articolo del Corriere.


Diaz risponde a queste parole senza esitare: "Ma queste bolle d'aria erano presenti anche in altre parti della struttura. I giudici del riesame hanno definito chi aveva in mano la gestione come delle persone prive di scrupoli nei confronti della vita di chi prendeva le autostrade. Lo hanno già detto i giudici e loro continuano a voler provare a passare come delle vittime in questa vicenda. Noi dobbiamo avere fiducia nel lavoro della procura. Ricordiamo che entrambe le società di Atlantia, Spea e Autostrade per l'Italia, sono state rinviate a giudizio. Lo Stato italiano sta trattando con un gruppo criminale" conclude Diaz.