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La più giovane ha 19 anni e dopo l'ultima recita andrà a fare la maturità
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Sono le ultime prove prima del debutto di "Elisir d'Amore" per i ragazzi dell'Accademia di Alto Perfezionamento che andranno in scena sul palco del Teatro Carlo Felice. Nella splendida cornice delle scenografie di Lele Luzzati, sarà una prima indimenticabile quella del 10 giugno per i 13 giovani selezionati in pieno lockdown dal teatro, lo scorso febbraio, dalle 250 candidature iniziali che erano pervenute. 

"Da qui in poi noi non possiamo quasi più fare niente, le lezioni sono finite e i ragazzi sono alle prese con le prove, con l'orchestra e con il regista e speriamo che mettano in pratica quello che abbiamo cercato di trasmettergli in questi ultimi due mesi e mezzo", si augura Francesco Meli, direttore artistico dell'Accademia. "E' come se fossimo a cantare sul palcoscenico con loro, anzi, forse è peggio". E anche il giorno della messinscena non lascerà soli i 'suoi' ragazzi e resterà dietro le quinte per dare loro man forte. 

Dal Trentino alla Puglia, dalla Spagna agli Stati Uniti, i ragazzi, tutti giovanissimi, provengono da tutt'Italia e non solo e si sono trovati a Genova, condividendo un fitto programma di lezioni, le ore di prova e persino la casa. Diversi insegnanti si sono alternati nelle lezioni quotidiane per una formazione a 360 gradi. Un'esperienza di formazione artistica e anche di crescita personale. "La più giovane, pensate, ha 19 anni e una volta finite le recite il 16 giugno andrà a fare l'esame di maturità il 21: in questo caso la Dad le ha permesso di continuare a seguire le lezioni del suo liceo musicale a distanza al mattino e conciliarle con quelle in Accademia", racconta Serena Gamberoni, soprano che ha curato con il marito Meli la formazione dei ragazzi.

Sarà uno spettacolo frizzante, allegro e vivace per festeggiare la ripartenza del teatro: gli ingredienti ci sono tutti. Dal cast giovanissimo, dalla regia di Davide Garattini Raimondi che omaggia in tutto e per tutto l'allestimento di Luzzati a 100 anni dalla sua nascita, alla bacchetta del giovane maestro Alessandro Cadario e alla trama dell'opera di Donizetti. Un passaggio di testimone per Meli e Gamberoni che debuttarono proprio sul palco del teatro nel 2004 insieme con il titolo. "Un passaggio di testimone".