"Dopo tredici anni quattro famiglie che vivevano con questo bar rimangono senza lavoro, ma non ce la facciamo più, non abbiamo più risorse, le spese non sono mai diminuite e sono diventate un macigno troppo pesante...".Pasquale Cutrì, titolare del Bar Gb di piazza Tommaseo, getta la spugna nel giorno in cui tutti i bar e i ristoranti tornano ad accogliere i clienti.
"Per noi il tempo è scaduto, è una decisione che abbiamo preso a malincuore perchè è il nostro locale, ma speriamo che un domani qualcuno possa farlo rivivere e lo riporti ai tempi d'oro, quando qua si giocavano le schedine, c'erano eventi, aperitivi, serate musicali".
Le vetrine sono state svuotate dalle bottiglie, ora allineate tutte sul bancone di un bar già quasi vuoto, al suo fianco una delle figlie, zitta, avvilita: "Abbiamo deciso di chiudere un mese fa perchè sono otto mesi che ci rimettiamo dei soldi - spiega il barista -, abbiamo provato in ogni modo a resistere, prestiti dalla suocera, dai fratelli, sorelle. Le abbiamo provate tutte. I ristori? Ne è arrivato uno tre mesi fa, una miseria, neanche a coprire la bolletta della luce e basta".
Sopra la vetrata dell'ingresso del bar alcuni fogli bianchi che non passano inosservati, sopra c'è scritto: "Grazie Governo, quattro famiglie a spasso da primo giugno 2021".
La chiusura del bar Gb ha gettato tristezza nella zona, e qualche abitante lontano dalle telecamere va oltre: "Sappiamo che i proprietari dei muri di molti locali non hanno aiutato i commercianti a resistere, pochi hanno abbassato gli affitti, purtroppo spesso i negozianti chiusi dal covid sono stati lasciati soli".
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