cronaca

Confartigianato Savona: "Possibilità di stage nelle aziende del settore"
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Un team di lavoro coordinato dall’ente di Formazione di Confartigianato Savona ha costruito un percorso per dare un’opportunità di crescita e di inserimento a 12 giovani tra i 28 e i 30 anni provenienti dal continente africano.


Gli studenti, ospiti della cooperativa Jobel di Finale Ligure, di Arcimedia di Albisola Superiore e di Caritas di Savona, hanno frequentato un corso di 100 ore presso i laboratori di Progetto Pane- Associazione Panificatori provincia di Savona guidati dai docenti Marco e Paolo Cabras, titolari del Panificio 3 Vele.


“Abbiamo iniziato questo corso con l’entusiasmo con cui si intraprende una nuova avventura che da tempo era nel cuore di tutto lo staff: iniziare a formare il futuro di nuove generazioni di panettieri. Con questi ragazzi abbiamo parlato della costruzione di valori necessari sul posto di lavoro, della responsabilità, dell’ordine, della pulizia e di tutte caratteristiche che devono far parte della figura del Panettiere. Abbiamo cercato di costruire in loro il concetto di rispetto per il lavoro del Panettiere, un’antica arte che esprime la passione nella produzione e il rispetto che abbiamo nei confronti di chi acquista il nostro prodotto", spiegano i docenti.


“La speranza è quella di contribuire a scrivere un nuovo capitolo di questo nobilissimo mestiere, di questa arte. Il nostro paese sta diventando multietnico, le esigenze stanno cambiando, ma il pane sarà sempre il primo alimento della nostra vita”.


L’ente di formazione di Confartigianato Savona collabora da oltre quattro anni con gli enti locali all’ interno del sistema di protezione ed accoglienza dei rifugiati: “Quella che si è conclusa è la sesta edizione di un progetto di inserimento per giovani rifugiati. Negli anni abbiamo favorito processi di integrazione per molti ragazzi e abbiamo assistito a belle storie di inserimento lavorativo e sociale”, commenta la direttrice di Futura Barbara Secci.


"Il lavoro artigiano aiuta a comunicare passione e cura del ben fatto al disopra della cultura o del proprio paese d’origine, è una chiave comunicativa universale. Da giugno i ragazzi porteranno le competenze acquisite nel percorso di formazione presso le aziende collegate a Confartigianato per iniziare un’esperienza lavorativa di alcuni mesi" conclude Secci.