salute e medicina

Oltre 100mila contagiati da inizio pandemia, il 12 maggio è la giornata internazionale
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 In onore della nascita della fondatrice delle Scienze infermieristiche moderne Florence Nightingale, 201 anni fa, il 12 maggio si festeggia in tutto il mondo la figura professionale dell'infermiere e dell'infermiera, una giornata per parlare di sé e dare supporto a chi, più di molti altri, è vicino al paziente tutti i giorni, dagli ospedali agli ambulatori ai presidi della medicina territoriale e di prossimità.

Lo slogan dell'anno 2021 - un anno dopo il duecentenario svoltosi in pieno primo lockdown da Covid - è: "Ovunque per il bene di tutti" proprio a ricordare la capillarità della presenza e l'infermieristica di prossimità.


Sono oltre 100mila gli infermieri e le infermiere infettate dal covid 19 dall’inizio della pandemia a oggi e ci sono purtroppo 83 decessi in tutta Italia solo nell'ultimo anno per la malattia.


Tra le necessità impellenti per questa categoria, come denuncia il sindacato Nursing Up, vi è quella di un rinnovamento "che deve partire dal rafforzamento della sanità territoriale, dal rapporto infermiere-cittadino-comunità. Per dare impulso a tutto questo sono da considerare come fondamentali le nuove risorse del Pnrr del Governo Draghi, una dote di 4 miliardi di euro", afferma il presidente Antonio De Palma.


E proprio sul Recovery interviene il ministro della Salute Roberto Speranza che saluta il congresso di Fnopi,
la Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche che si apre oggi a Firenze, non a caso luogo di nascita della Nightingale: "Abbiamo bisogno di chiudere la stagione dei tagli e ricominciare ad investire con grande forza", valorizzando "anche la finestra di opportunità che il recovery ci offre. Sono risorse importanti che possono consentirci di costruire un servizio sanitario nazionale migliore. L'infermiere ogni giorno nei presidi sanitari si prende cura delle persone. Il vostro mondo è fondamentale per rendere più forte il servizio sanitario e l'occasione è ora".


"Dietro quelle mascherine e quei caschi ci sono la tenacia, il coraggio, la fatica e i sorrisi dei nostri infermieri", ha dichiarato il governatore ligure e assessore alla Salute Giovanni Toti. "
Se la Liguria e l’Italia stanno ripartendo lo dobbiamo anche a loro, uomini e donne che da oltre un anno lavorano in prima linea, nei nostri reparti e anche per il gigantesco sforzo della campagna vaccinale".