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Strategia della sinistra in vista delle amministrative del 2022
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Manca un anno. Ma il centro sinistra non può non pensarci già da ora. La competizione elettorale del 2022 saranno le elezioni comunali di Genova. Riconquistare il capoluogo ligure, alla luce dei risultati delle ultime regionali e del consenso che sembra conservare Marco Bucci, per la sinistra non sarà facile.

E mentre il Partito Democratico sta entrando nella fase congressuale con l’obiettivo di trovare una nuova identità e superare gli errori ripetuti nel recente passato, tra gli alleati c’è chi si interroga sulla strategia che possa consentire di contendere la poltrona di primo cittadino al sindaco uscente.

Uno di questi è Luca Pastorino, Deputato di Liberi e Uguali. Lui sarà candidato a Bogliasco in autunno, riproverà a fare il sindaco del suo paese: da parlamentare può farlo essendo il suo comune sotto i 5000 abitanti. Ma a Primocanale fa capire che vuole dare un contributo anche per le amministrative di Genova.

Nel centro sinistra c’è chi parla di società civile, chi di rinnovamento, chi di primarie e congressi. Chi sostiene che prima di tutto sia necessario presentarsi con un centro sinistra unito. Pastorino invece prova a uscire dagli schemi tradizionali, indicando una strada diversa: “La compattezza è importante, ma servirà suscitare emozione e fantasia”.

In altre parole ci vuole un nome (e non solo) capace di scaldare i genovesi, incuriosirli, portarli nella condizione di mettere in discussione la forza di Bucci. Quella che sembra essere poco più di una battuta, può essere un nuovo spunto a pochi mesi dalla vera e propria campagna elettorale alla quale il centro sinistra rischia di avvicinarsi con un grande punto interrogativo legato alla casella ‘candidato sindaco’.
Il rischio – aggiunge Pastorino – è che “Nel momento in cui la situazione dovesse essere cristallizzata, la competizione sarebbe ancora più complicata. Dobbiamo avere il tempo giusto per mettere in campo una proposta che sia il più interessante possibile”

“L’elemento del congresso annunciato dal partito democratico - aggiunge il Deputato di Leu - non è secondario, dal punto di vista della prospettiva della coalizione e al netto delle decisione del movimento 5 stelle e dagli scenari nazionali, legati anche alla figura di Conte”.

Prima di Genova, però c’è Savona (oltre alla sua Bogliasco). E le incertezze sulla candidatura annunciata di Marco Russo (del Patto per Savona, ma che il Pd ha già deciso di sostenere, in attesa delle scelte dei 5 Stelle) fanno riflettere. I dem vanno a congresso mentre a Roma vengono chieste primarie anche sui territori. Le elezioni di Savona posticipate dalla primavera all’autunno potrebbero favorire un rimescolamento delle carte: “Questi cinque mesi aiutano – dice Pastorino - tradizionalmente noi del centro sinistra litighiamo come il centro destra. Però alla fine loro si mettono d’accordo, noi no. Questa è una variabile storicamente vera. Comunque spero che con il Movimento 5 Stelle ci sia una condivisione del percorso”.