“Da buoni genovesi, aspettiamo di avere i soldi in tasca prima di cantare vittoria”. E’ saggiamente prudente, Stefano Garassino, assessore comunale allo sviluppo economico, ma la notizia che a Genova arriveranno 70 milioni di euro dal Recovery per un progetto di valorizzazione della cinta muraria e dei forti è ghiotta.“Uno dei sistemi difensivi stratificati nei secoli tra i meglio conservati in Europa”, l’ha definito il Ministro della Cultura, Dario Franceschini.
Per il capoluogo ligure una straordinaria opportunità di sviluppo turistico, specie quello legato alle crociere. “Nel piano – ha spiegato Garassino ad Oltre Tutto, il programma di approfondimento ed inchiesta di Primocanale – è compresa la realizzazione di una cabinovia in grado di trasportare in dodici minuti di percorso duemila persone all’ora, che dalla Stazione marittima salirà direttamente all’area di forte Begato. Un'occasione unica per i crocieristi, oltre che per i genovesi e i turisti italiani. E per di più nell’ambito di una mobilità sostenibile”.
Oltre alla cabinovia, è previsto il recupero dei Forti Belvedere, Crocetta, Tenaglia, Sperone, Puin, Begato, Diamante, Torre Granara, Santa Tecla, della cinta muraria e, in ambito urbano, delle Mura di Malapaga e Porta Siberia.
Al punto di arrivo della cabinovia sarà allestito anche un punto informativo. Tempo stimato di realizzazione dei lavori, due anni da quando i soldi saranno arrivati dall’Europa nelle casse di Palazzo Tursi.
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