Le piscine di Sori e di Camogli per un'incredibile coincidenza sono state chiuse quasi in contemporanea nei giorni scorsi e potrebbero rimanerlo per un anno. Stessa anche la causa delle chiusure: le travi di legno che sorreggono il tetto degli impianti non sono sicure e sono a rischio crollo.Lo stop alle due piscine getta nel caos l'attività delle numerose squadre di pallanuoto e dei nuotatori delle varie società sportive rendendo complicata anche la riapertura dell'attività di libera balneazione che presto potrebbe riprendere anche al chiuso.
A Sori la chiusura della piscina ha costretto lo stop anche tre attività aperte nell'impianto: una palestra, un centro estetico e un bar.
A spiegare la situazione della piscina di Sori è Cristiano Benvenuto, vice sindaco di Sori: "Dalla verifica del legno delle travi si è scoperto che le travi sono a rischio, quindi abbiamo dovuto fare un’ordinanza di chiusura e svuotare la vasca perché lavoreremo in fasi: nella prima metteremo due impalcature per ogni trave mettendole in sicurezza e evitare eventuali crolli. Poi inizieremo a fare tutte le verifiche per vedere cosa fare".
Sulla spesa per mettere in sicurezza la piscina il vicesindaco ha spiegato: “Dovremo spendere fra un milione e mezzo o due milioni di euro ed è chiaro che da soli non ce la possiamo fare. Al più presto chiederemo un aiuto alla Regione. Fra le ipotesi prese in considerazione per risparmiare anche quella di coprire la struttura con una tensostruttura”.
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