Stavolta è andata bene perchè un poliziotto delle volanti pur fuori servizio ha riconosciuto la ragazza fuggita da una comunità alloggio perché aveva visto la foto inviata dalla questura su una chat di lavoro e l'ha bloccata dopo pochi minuti. L'ha fermata mentre stava per lanciarsi nel vuoto da un muraglione di Quarto.L'adolescente è stata ricoverata: pare fosse in uno stato depressivo da mesi e anche se la molla che l'ha fatta fuggire dalla comunità sarebbe stata un problema di cuore.
E' questo l'ennesimo fatto di cronaca che vede protagonisti minori di Genova che tentano di togliersi la vita o, purtroppo, riescono a uccidersi. Spesso i motivi scatenanti sono diversi, ma alla base come raccontano dal servizio di Neuropsichiatria dell'ospedale pediatrico Gaslini, ci sono i disagi indotti dalla pandemia, dal lockdown che ha costretto tutti e soprattutto i ragazzi a rimanere prigionieri in casa, spesso rinunciando alla scuola, ai compagni di classe.
Fra i sintomi dei malesseri la difficoltà a prendere sonno, mal di testa o di pancia lancinanti o grande irritabilità.
La conferma dei numeri dei minori che negli ultimi due mesi del 2021 hanno fatto accesso al servizio di Neuropsichiatria del Gaslini: 170, contro i 150 registrati nell'intero 2020.
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