Evidentemente l'autodefinizione di "presidente operaio" non è piaciuta ad alcuni tifosi della Sampdoria, che questa mattina hanno esposto uno striscione all'imbocco della strada che conduce al "Poggio", sede del campo di allenamento "Gloriano Mugnaini".L'immagine è piuttosto eloquente e ritrae una caricatura di Ferrero presidente operaio con un assegno da 1,4 milioni, più o meno l'equivalente degli emolumenti percepiti attribuiti dalla Sampdoria, di proprietà di sua figlia Vanessa, al presidente.
Il tutto in un periodo in cui lo stesso Ferrero ha chiesto ed ottenuto prestiti, anche dallo Stato, per fronteggiare la crisi finanziaria della società blucerchiata, mentre le sue aziende personali, in stato di pre fallimento, sono in attesa di conoscere l'ammissione o meno ai concordati preventivi.
Anche ai tesserati della Sampdoria (Ranieri, Quagliarella) vengono (legittimamente) chiesti da Corte Lambruschini sconti sugli ingaggi. Una situazione che però stride con lo stile di vita del "presidente operaio", che a Genova alloggia nell'Hotel a Cinque Stelle più costoso della città, circola con auto di rappresentanza con tanto di scorta, si reca in vacanza in Kenya in uno dei migliori resort di Watamu, piange miseria nelle udienze presso il presidente della Regione.
Ma Ferrero è uomo che non si lascia né impressionare né intimidire dalle prese di posizione a lui contrarie e va avanti per la sua strada, programmando la Sampdoria del futuro attraverso probabili, numerosi cambiamenti e guidato dal suo fidato commercialista veneziano Vidal.
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