salute e medicina

Avevano ricevuto in 76 casi Pfizer e 12 ciascuna Moderna e AstraZeneca
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Arrivano da Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco, i primi dati sul monitoraggio dei decessi avvenuti dopo il vaccino anti covid-19. Ma su 100 segnalazioni, solo unc aso davvero si può ricondurre con certezza al momento vaccinale.


Al 26 marzo 2021 infatti sono state inserite nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza complessivamente 100 segnalazioni di "decesso seguito alla vaccinazione da Covid-19", per un tasso di segnalazione di 1,1 casi ogni 100mila dosi di vaccino somministrate. Il dato è contenuto nel III Rapporto di farmacovigilanza sui vaccini Covid-19 dell'Aifa.


Solo per un caso è stato finora dimostrato il nesso di causalità con la vaccinazione. I casi fatali segnalati, si evidenzia nel rapporto, sono 76 per il vaccino Pfizer-Comirnaty (tasso su 100mila dosi 1,1), 12 per il vaccino Moderna (tasso 2,8), 12 per il vaccino AstraZeneca (tasso 0,7).

Tra i casi segnalati il 53,9 per cento riguarda donne e il 42,2 per cento uomini (l'informazione sul sesso non è presente nel 3,9 per cento dei casi). L'età media è di 81,4 anni e l'80 per cento dei casi si è verificato in persone di età superiore ai 75 anni.


Non sono segnalati decessi a seguito di shock anafilattico o reazioni allergiche importanti, mentre sono riportati spesso eventi cardiovascolari in pazienti con storia clinica di patologie pregresse o fattori di rischio cardiovascolari. Sono stati, inoltre, segnalati casi fatali collegati alla problematica trombo-embolica.

Le valutazioni dei casi corredati di informazioni dettagliate e complete, precisa l'Aifa, "suggeriscono l'assenza di responsabilità del vaccino nella maggior parte di questi, in quanto si tratta spesso di soggetti con patologie intercorrenti o pregresse. Di conseguenza, sia la valutazione della causa di morte che l'attribuzione del nesso di causalità risultano complesse".