curiosità

Diminuite le consegne ai ristoranti ma si compensa con i privati
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 Anche l'agricoltura non passa indenne l'epoca della pandemia: con locali e ristroanti chiusi sono diminuite le distribuzioni ma compensate in parte da un aumento di chi, già nel lockdown duro dell'anno scorso, ha deciso di cimentarsi nell'orto, di piantare anche solo qualche pomodoro in un vaso sul terrazzino di casa o di provare a far nascere gli zucchini come mai prima. 


La tendenza è confermata da Nicola Daneri, giovane agricoltore della piana del fiume Entella a Lavagna: in un giorno di allerta arancione "e ogni volta che viene emessa tremiamo percè nel 2014 andammo sott'acqua" racconta con ottimismo la situazione: "Certo abbiamo venduto meno basilico ai ristoranti, essendo da tempo chiusi (cioè aperti solo per l'asporto) ma a tenere su la produzione sono stati i negozi di pasta fresca e anche i privati, che mai come nel llockdown si sono inventati agricoltori e hanno magari per la prima volta deciso di coltivare il basilico per farsi il pesto in casa". 


Non solo il basilico ma anche altre piantine come pomodori, zucchini: "Appena finirà la pioggia contiamo di venderne parecchie, sulla scia di quanto avvenuto l'anno scorso".