cronaca

Dai cantieri che rendono impossibile il via del turismo a giugno al punto sul Recovery Fund
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"Ho chiesto una relazione rispetto allo stato dell'arte dei cantieri, delle chiusure parziali e delle verifiche sulle gallerie ancora in corso sulle autostrade liguri. Spero di avere risposta il più presto possibile e sicuramente darò comunicazione pubblica di quello che sta succedendo. Non si può pensare di riaprire il Paese il 2 giugno, come ha detto il ministro Garavaglia, o ancora prima come si sta ipotizzando nelle ultime ore, con le code che abbiamo visto l'anno scorso sulle autostrade liguri che portano verso il mare, tutto dopo un periodo così difficile per le famiglie e l'economia", sono queste le parole del viceministro Alessandro Morelli, che dopo il sopralluogo nella zona sotto il nuovo Ponte di Genova, ha partecipato al convegno di Terrazza Colombo "Liguria porta d'Europa", dove si è parlato di infrastrutture e opportunità del Recovery Fund. 


Sul tema cantieri autostradali, "vorremmo avere un cronoprogramma dettagliato di questi cantieri sicuramente necessari per le manutenzioni e la messa in sicurezza della Liguria, ma in ogni cantiere deve esserci la previsione del termine e la ragione dell'apertura dei lavori su un determinato tratto, dobbiamo dare delle risposte agli operatori economici", ha aggiunto Morelli. "E' arrivata una proposta privata per l'acquisto della società che gestisce le nostre autostrade, questa è un'altra partita da valutare". 


Passando al porto il viceministro ha commentato: "Voi sentite vostro il porto di Genova, ma questo è il porto di tutto il nord Italia e del nord Europa: per questo parecchie centinaia di milioni di euro verranno investiti sulla Liguria: Accanto al porto, gli interventi sulla logistica come il ferro bonus sia all'interno del porto sia per il trasporto delle merci su tutto il territorio nazionale". Gli fa eco il deputato della Lega, Edoardo Rixi, responsabile nazionale Infrastrutture e componente della Commissione Trasporti: "Il Porto di Genova deve avere una visione a 50 anni. Sulla parte green credo che ci sia ancora tantissimo da fare, ma potrebbe diventare il primo porto interamente green in Europa. Speriamo che si risolva il prima possibile il problema delle Autostrade, ma bisogna finalmente guardare al futuro: necessari anche gli interventi sulla sponda destra e sinistra della Valpolcevera o la costruzione un nuovo autoparco. Sono tutti i tasselli di un puzzle fondamentali per far contare Genova a livello internazionale".