Dopo Figliuolo, Zingaretti e Letta, il professor Bassetti, nonché il siparietto tra Draghi e Salvini, questa settimana, la matita irriverente del maestro Davide Sacco è rivolta al ministro degli esteri, Luigi Di Maio. Con il tradizionale umorismo, il caricaturista genovese inquadra una delle vicende più clamorose della vita politica italiana degli ultimi giorni: il caso spionaggio in cui l’ufficiale della Marina Militare italiana, arrestato a Roma, avrebbe venduto segreti ai russi per la cifra di 5000 mila euro. Nel mirino della satira di Davide Sacco, però, finisce il titolare della Farnesina protagonista di una dura presa di posizione contro Mosca. L’artista rispolvera il presunto passato di Di Maio da venditore di bibite allo stadio – indiscrezione smentita a più riprese dal diretto interessato – ma questa volta l’offerta ironica riguarda un altro genere di merce.
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