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Il deputato ligure: "Giovannini ha ripetuto cose già risapute"
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"Risposte assolutamente non soddisfacenti". Così il deputato di Leu Luca Pastorino ha bollato le affermazioni del ministro alle Infrastrutture Enrico Giovannini nel corso di un Question Time alla Camera. Al centro dell'attenzione è finito il caos autostrade che tiene la Liguria in balia degli infiniti cantieri lasciando cittadini e lavoratori per ore e ore in mezzo alle code. Gli ultimi tragici incidenti hanno messo in evidenza la pericolosità delle autostrade liguri e dei tanti cantieri che tra restringimenti e scambi di carreggiata di fatto trasformano ogni viaggio in un incubo.

Il ministro ha ricordato come lungo le tratte liguri siano in corso lavori su viadotti, ponti, gallerie, barriere e protezioni acustiche. Giovannini ha spiegato che è in atto "un confronto con i concessionari autostradali per individuare eventuali agevolazioni tariffarie per compensare i disagi derivanti dall'allungamento dei tempi di percorrenza originati dagli interventi in corso e da quelli programmati". Torna dunque la possibilità di agevolazioni sui pedaggi per quanto riguarda le tratte maggiormente interessate dai lavori, ovvero A26 e A7. Più un contentino che un vero aiuto ai liguri.


"Abbiamo chiesto al ministro di metterci la testa più di quanto sia stato fatto prima. Il blocco autostradale di Genova dà problemi alla città, al porto, ai trasporti e a tutta la nostra economia. Fin qui è mancata l'informazione che è stata deficitaria, carente e data all'ultimo minuto" spiega ancora Pastorino che rimarca come il ministro nel suo intervento abbia sostanzialmente ripetuto cose già ampiamente risapute.

Giovannini ha parlato anche della situazione del viadotto Bisagno. Poche settimane fa per i residenti delle Gavette è tornata la paura dopo che alcuni materiali del cantiere sono caduti dal viadotto nei giardini delle palazzine. Un pericolo in più che ormai non riguarda solo il tratto autostradale ma anche chi si trova immediatamente al di sotto di ponti e viadotti.

"Il concessionario ha comunicato di aver avviato la risoluzione del contratto con l'impresa incaricata e di aver al contempo avviato l'attività di installazione di nuovi ponteggi" ha spiegato il ministro. Una soluzione che non lascia tranquilli i residenti delle Gavette che da anni fanno i conti con viti, bulloni e altri materiali che piovono sulle loro teste dal viadotto. "Gli abitanti devono essere spostati - spiega ancora Pastorino -, non è sostenibile che restino lì visto gli episodi che sono successi. Il viadotto Bisagno conoscerà anni e anni di lavori e non bastano i risarcimenti a quelle persone ma servono soluzioni abitative diverse" conclude il deputato di Leu.