cronaca

Lui regista di fama internazionale, lei ex atleta olimpica: "Ma non lavoreremo mai insieme"
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Genova per loro, ma soprattutto loro per Genova. Fausto Brizzi e Silvia Salis sono la coppia del momento, marito e moglie dallo scorso novembre, quando si sono sposati in Campidoglio, a Roma, con mascherine trasparenti e rigoroso rispetto delle norme anti covid. Regista di fama internazionale lui ("Notte prima degli esami", ma anche "Ex", "Maschi contro femmine" e "Femmine contro maschi"), ex atleta olimpica (pluricampionessa italiana di lancio del martello) ed oggi dirigente del Coni lei. Se le nozze sono state celebrate nella capitale (Fausto è romano), per vivere hanno scelto Genova (Silvia è genovese, quasi nata e cresciuta a Villa Gentile, dove il papà è stato custode dell'impianto sportivo per eccellenza della città).


Nel giorno di Pasquetta Brizzi e Salis si sono recati in vista al "Gaslini" per portare doni ed affetto ai piccoli ricoverati e per devolvere la cifra complessiva di 20.000 euro, parte dei quali derivanti dal compenso corrisposto al regista dalla Regione per la realizzazione del bellissimo trailer sulla Liguria. "Non era la prima volta per me - ha raccontato Silvia Salis ad Oltre Tutto, il programma di approfondimento di Primocanale - perché in passato mi ero anche travesita da Befana con i tifosi della Sampdoria per trasmettere un po' di felicità ai bambini. E alle loro famiglie, poiché non bisogna dimenticarsi che all'ospedale vengono anche accolti tanti genitori, che a volte rimangono qui per anni nella speranza di ottenere la guarigione dei loro figli. Bisogna parlare sempre del Gaslini, continuare a farlo per sensibilizzare tutti il più possibile a sostenerlo".


Fausto Brizzi ha rivelato: "Visitando il "Gaslini" sono venuto in contatto con una realtà stupefacente, un tunnel che conduce alla spiaggetta dell'ospedale. Ecco, bisogna renderlo fruibili da tutti, anche da coloro che si muovono in carrozzella. Forse non ci riusciremo per l'estate a completare il progetto, ma dobbiamo riuscirci, è un impegno da portare a termine".


La chiacchierata con loro non poteva che spaziare su più fronti. Dalla necessità del mondo dello sport di ripartire dopo la pandemia ("Alle prossime Olimpiadi non ci sarà il pubblico straniero, un fatto epocale: bisogna accelerare con le vaccinazioni per uscire da questo tunnel", ha sottolineato Silvia Salis) sino all'abolizione, almeno apparente, della censura nel cinema ("In realtà oggi c'è molta più autocensura, io stesso a volte mi trovo a limitarmi nella creatività per non incorrere nel cosiddetto politically correct").



Brizzi e Salis sono due personalità forti, professionali, importanti. E complementari. Tant'è che alla domanda se Fausto le abbia mai chiesto di recitare in un film diretto da lui, Silvia ha replicato: "No e non lo farà mai, perché sa che sarebbe umiliante per me essere l'attrice moglie del regista. E poi io mi occupo di tutt'altro". E lui ha aggiunto: "In realtà sono più io a chiedere a lei il pass per andare allo stadio a vedere le partite della Sampdoria... Un tifoso in più? Sono della Roma, ma seguo più la Samp ormai".



Genova per loro, ma soprattutto loro per Genova. Più che una coppia glamour, una coppia impegnata.