salute e medicina

Il governatore ha annunciato possibili restrizioni ulteriori per quel territorio
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"Gli ospedali e il tessuto sanitario del ponente ligure stanno tenendo nonostante l'alta circolazione del virus". Così a Primocanale Angelo Gratarola, coordinatore del dipartimento interaziendale ligure dell'emergenza, fotografa la situazione nelle province di savona e Imperia le più colpite in questo momento dai nuovi casi di Covid.


"La situazione in Liguria vede una circolazione virale in aumento in particolare nel Ponente dove si sono raggiunti i 250 contagi su 100.000
abitanti alla settimana che rappresenta un po' il valore di pericolo per la circolazione nel territorio - spiega Gratarola - nonostante questo gli ospedali e i tessuti sanitari di quella zona e più in generale della Regione Liguria hanno tenuto e stanno tenendo".


Pronto soccorso e terapie intensive da un anno sono gli indicatori della pandemia, quali sono i numeri nel Ponente? "L'occupazione dei posti letto è elevata ma comunque ben al di sotto in media intensità del 40% che è il dato che l'istituto superiore di sanità ha come livello di guardia e la stessa cosa vale anche per le terapie intensive che è sempre a cavallo del 30%, l'altro giorno era 72, ieri 70 posti letto e oggi non ho ancora il dato ufficiale ma dovrebbe esserci una piccola contrazione".


Il presidente della Regione Giovanni Toti ha dichiarato che se non ci sarà un'inversione di tendenza nei dati nelle prossime ore potrebbero essere prese delle misure più restrittive per i territori del ponente o per province o in alcuni distretti come già avevnuto nelle settimane scorse per il caso Sanremo.


Un momento dove non bisogna assolutamente abbassare la guardia. "Il fatto che non stiamo assistendo a un incremento così drammatico negli ospedali a fronte di una circolazione virale molto elevata ci insegna - conclude Gratarola - che il virus sta circolando ma se continuiamo da una parte a vaccinare e dall'altra a comportarci rispettando le regole probabilmente non avremmo una terza ondata così violenta come hanno avuto le regioni rosse intorna a noi".