cronaca

La battaglia di Primocanale
1 minuto e 28 secondi di lettura
E' arrivata direttamente sulla scrivania del ministro alle Infrastrutture Enrico Giovannini la lettera scritta dal presidente della Camera di Commercio di Genova Luigi Attanasio in rappresentanza di varie associazioni e sindacati per chiedere il riconoscimento della continuità territoriale per la Liguria.

Il devastante caos autostrade, i pochi voli di Alitalia e il ridimensionamento del servizio dei treni sta penalizzando tutti i liguri lasciando di fatto la regione isolata.

L'idea della continuità territoriale per la Liguria nasce dal senatore Maurizio Rossi, ben prima del crollo di ponte Morandi. Era infatti il 10 ottobre 2015 quando un'interrogazione intitolata "Liguria sempre più isolata: manca la continuità territoriale" venne spedita all'allora ministro Graziano Delrio. Il documento venne firmato e sottoscritto da numerosi imprenditori e professionisti liguri tra cui si ricordano Victor Uckmar, Roberto Cingolani, Paolo Comanducci e Paolo Odone (CLICCA QUI PER LEGGERE L'INTERROGAZIONE).

Pochi mesi dopo un'altra interrogazione metteva ancora in evidenza la situazione disastrosa in cui versava già da allora la Liguria in tema di mobilità: "...la Liguria ravvisa sempre più un'evidente diseguaglianza e discriminazione con le altre regioni tanto da farla sembrare un'isola che non ha una reale 'continuità territoriale' con il resto d'Italia" si leggeva (CLICCA QUI PER LEGGERE L'INTERROGAZIONE).


Sebbene siano passati ben sei anni la strada primaria per sostenere con gli "aiuti di stato"
la gravissima situazione di isolamento della Liguria passa dal riconoscimento europeo di area su cui grava la "mancanza di continuità territoriale". Il riconoscimento di questo 'status' permetterebbe alle istituzioni locali e nazionali di sostenere attività di trasporti ad hoc, come ad esempio voli aerei con agevolazioni, vedendo di fatto autorizzato 'l'aiuto di stato' senza incorrere nel rischio di cadere in infrazione europee.