I bacini delle riparazioni navali saranno coperti per cercare di contenere i pesanti disagi cui sono sottoposti i residenti del centro di Genova: il porto sta preparando un progetto per la copertura delle cinque aree di carenaggio, più quella nuova che sarà realizzata nello stabilimento Fincantieri di Sestri Ponente. Il porto si è mosso dopo le numerose proteste (e ricorsi al Tar) presentate dal comitato Porto Aperto e anche in seguito alle sollecitazioni del nuovo ministro alla Transizione ecologica, l’ex direttore dell’IIT Roberto Cingolani. Palazzo San Giorgio ha intenzione di finanziare le coperture con il contributo del Recovery Fund, inserendo il progetto nella più ampia trasformazione ecologica del porto che comprende anche l’elettrificazione delle banchine.
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