salute e medicina

Dal 2025 sulle bottiglie l'avviso che l'alcol è cancerogeno. Vino di qualità e "cancarone": stessi rischi
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"In piena campagna di vaccinazione è giusto informare che l'etanolo contenuto negli alcolici impedisce ai vaccini di funzionare al meglio per questo è bene che una settimana prima del vaccino e una settimana dopo sarebbe meglio dopo limitare al minimo l'ingestione di alcolici".


E' l'avvertimento di Gianni Testino, primario del servizio di Alcologia della Asl3 che ha sede nel padiglione 10 dell'ospedale San Martino che poi annuncia che la Commissione Europea ha deciso che dal 2025 sulle etichette degli alcolici ci sarà apposta la dicitura che avverte che consumarlo può provocare tumori perchè contengono etanolo e acetaldeide. Insomma dopo le immagini choc sulle confezioni delle sigarette prepariamoci alla stessa campagna sulle bottiglie di birre e vino.


Il primario svela una notizia sbalorditiva per cui, contrariamente a quanto si creda, il vino di qualità dal prezzo esorbitante non riduce il rischio tumori rispetto a quello di fasce di costo più basse.

Tornando ai vaccini Testino precisa che una donna prima di sottoporsi al vaccino è bene che per una settimana non beva più di una unità alcolica, che corrisponde più o meno a un bicchiere, dose che può raddoppiare, "ma sarebbe meglio di no", per gli uomini.

"Il rapporto fra etanolo e covid e fra vaccino-covid ed etanolo per ora è ancora da provare dal punto di vista scientifico - aggiunge Testino - ma crediamo che per una settimana prima del vaccino si possa fare questo piccolo sforzo per contribuire a sconfiggere la pandemia"

Per ultimo Testino, che ha fatto della lotta all'alcolismo una ragione di vita, ammette che non beve un bicchiere di vino da quando si è laureato.