cronaca

Numeri in continuo aumento ogni giorno
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"In questo anno di pandemia c'è stato un aumento di circa il 20% di persone che si sono rivolte ai nostri centri di ascolto, bisogni che non diminuiscono ma crescono". A fare la fotografia dei cosiddetti 'nuovi poveri' legati alla crisi provocata dal Covid è Lucia Foglino coordinatore dell'osservatorio povertà della Caritas di Genova.


L'occasione è la giornata diocesana della solidarietà
: "I cristiani ma anche la società civile - spiega a Primocanale Foglino - sono invitati a riflettere sul significato della carità, che non è elemosina ma coinvolgimento costante, personale e comunitario, assieme ai poveri, non si tratta solo di soldi, che sicuramente servono, ma anche di tempo da dedicare oppure di professionalità per esempio noi siamo sempre alla ricerca di commercialisti od odontoiatri che ci possano aiutare".


La giornata è anche l'occasione per sostenere materialmente l'operato dei 34 centri d'ascolto vicariali della diocesi. Durante questo l'anno i centri di ascolto hanno sempre lavorato e dallo scorso marzo "sono circa 1000 le persone che hanno chiesto aiuto a causa della pandemia, abbiamo visto un aumento del 20% e le richieste di aiuto continuano ogni giorno".


Ma chi sono le persone che bussano alla porta spesso perchè non hanno i soldi per comprare il cibo? "Oltre la metà non le conoscevamo - racconta Foglino - e continuano a crescere ogni settimana, molti sono persone che avevamo aiutato, che non avevamo più visto e a causa della pandemia ora si trovano nuovamente in difficoltà".


Durante il lockdown sono stati distribuiti 70.000 euro in buoni alimentari. I centri di distribuzione parrocchiali si stima abbiano erogato oltre 180.000 pacchi viveri, a cui va aggiunto almeno un centinaio di distribuzioni spontanee diffuse sul territorio, ad opera di parrocchie, associazioni, supermercati.


Tra i vari progetti messi in campo ancche il Progetto Tobia
promosso nei mesi più duri della pandemia da Caritas diocesana e Centri di ascolto attraverso il quale sono state aiutate, ad oggi, 229 famiglie, pari a 682 persone, di cui 260 minori per un ammontare complessivo di oltre 222.000 euro.


"A preoccupare ora è anche l'abbandono scolastico - conclude Foglino - troppe famiglie già in difficoltà non riescono a seguire i ragazzi in Dad e così c'è il forte rischio che in molti magari con difficoltà e semza motivazione e aiuto si perdano".