salute e medicina

Toti: "Sospese le somministrazioni il 16 marzo, recupereremo le prenotazioni"
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L'Agenzia italiana del farmaco Aifa ha deciso di estendere in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell'Ema che dovrebbe avvenire nelle prossime 62 ore, il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca contro il Covid-19 su tutto il territorio nazionale. Aifa ha specificato che renderà nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, "incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose". Ma per il direttore di Aifa Nicola Magrini: "Io mi sento di dire il vaccino è sicuro, anche avendo rivisto tutti i dati. Non è stato approvato troppo presto: è stato approvato con dati meno convincenti, da cui le limitazioni anche dell'età in origine. Aveva dati meno ampi per gli anziani. Era ed è un vaccino su cui si ripongono grandi aspettative anche per i grandi quantitativi, che purtroppo non sono giunti". Questi ultimi effetti su persone giovani, ha concluso, "hanno destato un sospetto che si è voluto cogliere immediatamente. Da qui questa azione altamente precauzionale".


Tale decisione è stata assunta in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paese europei, tra cui la Germania
. Dopo la Germania, anche Francia, Spagna, Olanda e Italia hanno scelto di fare lo stesso. Inevitabili le ripercussioni sulla campagna vaccinale italiana e ligure, proprio oggi erano partite le vaccinazioni con AstraZeneca al personale docente e alle forze dell'ordine: decine di persone in fila per la prima dose. Per la prima giornata erano state fissate 2057 prenotazioni, con una piccola percentuale di disdette per il timore legato alle recenti notizie sul farmaco: di queste sono saltate 760 prenotazioni. Intanto in Liguria il 17 si sarebbero dovute aprire le prenotazioni per gli over 75, ma probabile che avvenga uno slittamento, dato che le dosi da utilizzare previste dal piano vaccinale erano proprio quelle di Astra. "Speriamo di avere una risposta favorevole dall'Ema per non vanificare tutto il piano delle vaccinazioni", ha commentato il governatore Giovanni Toti nel punto stampa sui dati Covid.


"Regione Liguria ha dato mandato alle Asl di sospendere per la giornata di oggi, lunedì 15 marzo, e di domani, martedì 16 marzo, le somministrazioni del vaccino AstraZeneca”. Lo comunica il presidente di Regione Liguria e assessore alla sanità Giovanni Toti. “Si invitano i cittadini che hanno prenotato tramite il Medico di Medicina Generale (Personale scolastico, vulnerabili under 80, Polizia locale e Protezione Civile) – continua Toti - a non recarsi al proprio appuntamento nella giornata di domani, martedì 16 marzo. Non appena possibile verranno date indicazioni per il recupero dei turni”. Somministrazioni interrotte nel primo pomeriggio da parte di tutte le Asl. 


In Liguria ad oggi sono già state somministrate oltre 14 mila dosi, comprese le 5500 del lotto sospeso, tra lavoratori frontalieri e personale sanitario. Intanto Regione Piemonte aveva sospeso in via precauzionale la somministrazione del lotto ABV5811, a seguito della morte dell'insegnante di musica di 57 anni, Sandro Tognatti, su cui la procura di Biella ha aperto un'inchiesta.


"Le scelte compiute e condivise oggi dai principali Paesi europei su Astrazeneca sono state assunte esclusivamente in via precauzionale in attesa della prossima decisiva riunione di Ema. Abbiamo fiducia che già nelle prossime ore l'agenzia europea possa chiarire definitivamente la questione". Lo afferma il Ministro della Salute, Roberto Speranza. "La decisione della sospensione delle somministrazioni del vaccino Astrazeneca, per ragioni esclusivamente precauzionali, da parte di Aifa è stata assunta dopo un colloquio tra il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il Ministro della Salute Roberto Speranza. Durante la giornata Speranza ha avuto colloqui con i ministri della Salute di Germania, Francia e Spagna". Lo spiegano fonti del Ministero della Salute.

Dei circa 7,5 milioni di dosi di vaccino attese entro fine marzo in Italia, quasi 2,9 milioni sono di AstraZeneca, secondo i dati del ministero della Salute. Il resto, per 3,8 milioni circa di Pfizer e per meno di 900 mila di Moderna. Senza AstraZeneca il totale delle dosi in arrivo entro marzo passerebbe da 7,5 milioni a 4,6 milioni circa. Nell'ultima settimana (dall'8 al 14 marzo) sono state somministrate in Italia circa 395 mila dosi di Astrazeneca. Nel frattempo, il sito web di Aifa ha presentato dei problemi di collegamento, forse a causa dell'elevato numero di accessi.