curiosità

Dibattito intorno alle scatto di alcune orme sull'ultima neve
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Nelle ore in cui il web fa il pieno di visualizzazioni per un presunto avvistamento di pantera nelle campagne pugliesi, anche l’entroterra ligure ha il suo mistero.


In questo caso, il punto interrogativo ruota intorno all’orso e dopo le prima segnalazioni, il tam-tam, non pare arrestarsi.

Nelle zone intorno a San Fermo di Vobbia, al confine con il Piemonte, la presenza viene data per certa da alcuni cacciatori profondi conoscitori del territorio.



La fotografia scattata con un telefonino, in mezzo all’ultima neve, testimonia l’impronta di un animale che potrebbe avere quelle sembianze.

Fonti ufficiali mantengono la proverbiale cautela sottolineando che nessuna segnalazione in merito sia giunta a chi presidia la zona in modo istituzionale. 

 

Le ipotesi si rincorrono. Un burlone divertito a giocare sulla coltre bianca con zampe imbalsamate? Tutto, può essere. Compreso che la gente dei monti abbia ragione e sia un orso in carne ossa.

 

Chi va per boschi e non frequenta i social, sulle alture di Valbrevenna, confida con certezza che un biennio fa, al confine con la Val Trebbia, sarebbe stata liberata una coppia di orsi. Altri aggiungono pure che la notizia di una simile presenza aveva già fatto tappa nelle narrazioni di alcuni personaggi residenti a Pentema con alberi segnati dall’alto in basso, in modalità felina, per la necessità di ripulirsi le unghie. Adesso, le impronte.