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Il campionato entra nell’ultimo terzo, quello decisivo. Soprattutto per la salvezza ogni partita vale doppio visto che sono coinvolte dieci squadre dall’Udinese al Crotone. In calendario ci sono una marea di scontri diretti a cominciare da Spezia-Benevento e Fiorentina-Parma, ma tutti sfideranno tutti o quasi.


Il Genoa parte con un po’ di punti di vantaggio sulla zona calda e con una squadra che con Ballardini ha trovato una sua identità soprattutto a metà campo dove c’è pure un Cassata in più. Ma i rossoblu, guardando il calendario, hanno una serie di partite in trasferta quasi impossibili, anche se senza pubblico tutto e’ più annacquato.

Si comincia dalla Roma che sta facendo, seppur tra le feroci polemiche, una stagione importante. Contro Criscito e compagni mancheranno Kumbulla e Veretout, il francese starà fermo non per poco a causa di un infortunio, ma il match sarà durissimo. E poi con i giallorossi all’Olimpico per il Genoa è notte fonda, a parte il 3-3 conquistato l’anno scorso alla prima giornata.

Prima sempre sconfitte. Ma Ballardini sa che lontano da Marassi ci saranno da affrontare Parma, forse ancora in lotta per evitare una serie B ora vicina, poi la Juventus, il Milan, la Lazio e infine Bologna, alla terzultima, per chiudere a Cagliari dove sarà meglio arrivarci già tranquilli. Insomma per tradurre in soldoni la salvezza passa da casa. Udinese, Fiorentina, Benevento, Spezia rappresentano la chiave di volta per uscire dai guai.

Almeno un paio di vittorie e minimo altri due pareggi sarebbero un trampolino verso una classifica tranquilla. Poi ci sarà il Sassuolo sempre pericoloso, ma forse senza obiettivi e l’Atalanta che sarà sicuramente in lotta per i posti Champions. Insomma anche dalle trasferte dovrà però arrivare qualcosa e il gioco di Ballardini non esclude un colpo. Basterebbe per chiudere i giochi e firmare l’impresa iniziata sulle ceneri del dopo Maran.