cronaca

Il salentino Piero Venery accompagnato in stazione dalla polizia: sognava di esibirsi all'Ariston
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Alla fine Piero Epifani (in arte Piero Venery) popolare sosia salentino della star Freddie Mercury, ce l'ha fatta a farsi cacciare da Sanremo.

Oggi, giovedì 4 marzo, alle 16 dopo l'ennesima esibizione senza mascherina davanti all'Ariston prima si è preso la terza multa poi gli agenti del commissariato di Sanremo lo hanno portato su una volante nei loro uffici (nella foto tratta dalla pagina di Fb di Red Ronnie) e successivamente hanno eseguito il foglio di via, una specie di Daspo urbano, disposto dal questore di Imperia Pietro Milone: di fatto il Mercury dei poveri non potrà rimettere per un lasso di tempo, uno, forse due anni, nel comune di Sanremo dove è considerato indesiderabile.

La polizia ha deciso di intervenire perchè "Freddie" Venery nonostante fosse stato avvertito più volte sulla necessità di mettere la mascherina continuava a gironzolare da giorni intorno all'Ariston senza usarla.
Non solo: con le sue esibizioni, molto apprezzate da curiosi e giornalisti, creava assembramenti in un'area, di fronte al teatro del Festival, un'ordinanza del Comune emessa per il Festival in versione Covid vieta di stazionare per prevenire contagi.

Venery era arrivato da Manduria, Taranto, a Sanremo con il sogno di esibirsi sul palco dell'Ariston, ai poliziotti che lo hanno fermato ha riferito: “Quello che state facendo è anticostituzionale, voi rappresentate la legge, ma io non posso indossare la mascherina perchè coprirei il viso di una leggenda".
Venery non solo non indossava una mascherina ma non ne aveva appresso neppure una.