"Non c'era la necessità di fare il Festival visto che tutti i teatri sono chiusi. Il Festival qui qualcosina portava invece quest'anno non è cambiato niente, poi con i locali costretti ad aprire e chiudere di continuo non riuciamo a lavorare". ù
A parlare è Silvio Gnone, titolare del bar Ariston davanti alla vecchia stazione di Arma di Taggia: "Il ritorno all'arancione è inconcepibile - spiega ancora il barista - non si riesce ad organizzarsi, ad Arma di Taggia non c'è movimento, non ci sono i turisti, anche le persone della zona girano poco, hanno paura, quando potrò resistere? Le risorse sono sempre meno, spero che cambi qualcosa e la pandemia finisca. Artisti qui durante il Festival? Sì qui ricordiamo che Gianni Morandi era venuto a correre nella pista ciclabile. Se ho guardato il Festival in tv? Sinceramente, ho accesso un attimo, poi mi sono addormentato perchè è un Festival che non ha senso guardarlo, è squallido, perchè squallido? perchè non c'è pubblico, non c'è niente, potevano farlo nei locali della Rai"
cronaca
Arma di Taggia, il barista "noi stiamo morendo e da questo Festival nessun aiuto"
Silvio Gnone: "Qui di solito un po' di lavoro arrivava. Ho provato a guardarlo, mi sono addormentato..."
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