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Lo sfogo di una ristoratrice di Moneglia
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 "Sa che cosa le dico? Che bisognerebbe dare una 'medaglia fedeltà' a chi, nonostante la situazione disastrata delle autostrade in Liguria, viene lo stesso nella nostra bella regione". Lo sfogo arriva da una ristoratrice di Moneglia, bel borgo che come la maggior parte di quelli litoranei liguri, vive quasi esclusivamente di turismo. Si chiama Giulia Dezza e la incontriamo mentre consegna un pranzo a domicilio "ma sono pochissimi" storce il naso. 


Già, ancora stretti tra le maglie della zona arancione, con tutti i sacrifici che lei e i suoi colleghi stanno facendo, si trova poi di fronte al caos delle autostrade, con i cantieri, le corsie uniche, le code, che mettono a dura prova la pazienza di chiunque voglia muoversi nella nostra Liguria. "Tenga presente che molti sono i liguri, oltre ai lombardi, i piemontesi, i romagnoli, che hanno la seconda casa a Moneglia. Ma anche spostarsi "semplicemente" da Genova a qui diventa una impresa. Ma fino a quanto potremo vivere di rendita, cioè sperare che le persone vengano a trovarci magari anche solo per un week end? Non lo so, in queste condizioni. Molti, grazie al fatto che anche in zona arancione si può raggiungere la seconda casa, arrivano nei fine settimana ma si trovano di fronte a code e corsie uniche, pericolose. Già il Covid ci ha messo in ginocchio, ci mancavano le autostrade". 


Intanto il sindaco di Moneglia, Claudio Magro, ha chiesto a Salt, gruppo Gavio, che gestisce la tratta di A12 tra Sestri Levante e Sarzana, di rendere gratuito il tratto tra Sestri Levante e Deiva Marina "visto che a causa di un cedimeno, per tutto marzo almeno saranno chiuse le gallerie di Deiva Marina, quelle della litoranea, costringendo le persone a prendere l'autostrada. Carissima, la Salt, a corsia unica, anche questa. Un servizio che, in generale, non vale il prezzo salato che si paga". Da Salt, ad oggi, nessuna risposta.