porti e logistica

Fitta nebbia tra i terminalisti e l'Autorità portuale
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Ma non volevamo mandarla, o meglio alcuni si alcuni no”.
“Ma è una lettera vecchia! Era di novembre ed era stata firmata a quei tempi da tutti poi ora c’è’ chi ha voluto comunque farla avere all’Autorita’ Portuale ma.... informalmente”
“Ma chi l’ha data al Secolo? Visto che non doveva neppure essere protocollata?”
“Tanto le proroghe delle concessioni ormai ce le siamo portate a casa”.

La lettera che il Secolo XIX ha pubblicato, con firme importanti che rappresentano tutti i terminalisti, NON DOVEVA DIVENTARE UFFICIALE. Doveva servire solo a far sapere, sotto sotto, quello che l’Autorità di sistema portuale poteva rischiare. I terminalisti, infatti, avevano chiesto otto milioni di danni per la mala gestione della Culmv. 

Ora c’è grande imbarazzo in Confindustria Genova e il Presidente Giovanni Mondini ha ordinato a tutti di interrompere qualsiasi rapporto con i media.
Imbarazzo, tensioni, proprio alla fine di un mandato per questa Confindustria che deve trovare un nuovo Presidente che subentrerà’ all’azionista di Erg che sperava di finire il mandato senza trovarsi questa “gatta da pelare”.

Rottura dei rapporti con palazzo San Giorgio che si trova ora a dover gestire una situazione di cui la città non aveva bisogno per una lettera che non doveva partire.

E mentre siamo già al limite della sopravvivenza per il Covid e per il dramma del sistema Autostradale si aggiungerà venerdì 5 uno sciopero del porto che bloccherà tutta la città. C’è  solo da sperare di diventare per quel giorno zona Rossa così, tanto da bloccare tutti e raffreddare gli animi.

Le accuse tra camalli e terminalisti continuano senza risparmiarsi nulla.
Dicono i camalli:
“Il Caligo l’hanno fatto arrivare i terminalisti per farci saltare i turni e non pagarci le giornate”
E dall’altra parte Confindustria:
“Guarda cosa si inventano sti camalli pur di non lavorare e addebitarci giornate non lavorate!”