cronaca

Sullo stop alla chiusura deciderà il collegio l'11 marzo
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Al ministero dello Sviluppo economico incontro del ministro dello sviluppo economico tra Giancarlo Giorgetti, il ministro del Lavoro, Andrea Orlando e i sindacati sull'ex Ilva.


"Abbiamo ascoltato alcune cose fondamentali. Il governo ci ha detto che ritiene strategica la produzione dell'acciaio nel nostro Paese". Lo ha affermato la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. "Viene riconfermato l'accordo di dicembre, quindi l'ingresso di Invitalia e gli investimenti. Questo ci permette di poter dire che l'incontro è stato costruttivo". 

Anche il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dà un "giudizio positivo dell'incontro per quello che abbiamo sentito oggi" sull'ex Ilva. "Il governo  ha preso alcuni impegni: uno riguarda l'integrazione per i lavoratori che sono che sono in cassa integrazione, il secondo riguarda il rapporto diretto con Invitalia affinché siano rispettati gli impegni previsti dagli accordi sottoscritti e non ci siano appigli per nessuno. Hanno dichiarato che considerano il settore dell'acciaio strategico e quindi hanno indicato anche la possibilità della golden power quindi di una legge. Si sono dichiarati disponibili a un confronto sull'accordo Invitalia Mittal con i sindacati, che noi abbiamo chiesto stabilimento per stabilimento, questo è un modo per garantire le qualità delle produzioni. Abbiamo ribadito che anche per noi l'acciaio è strategico e che non siamo disponibili a perdere neanche un posto e nessun stabilimento", conclude Landini.

Christian Venzano segretario generale Fim Cisl Liguria ha commentato: "Sicuramente è stato un incontro costruttivo per quelle che sono state le parole del ministro Giorgetti: ha ribadito che l’acciaio è strategico per l’Italia. Ma adesso aspettiamo di capire il pronunciamento del Consiglio di Stato e auspichiamo che non ci sia uno stop, che porterebbe conseguenze drastiche per la siderurgia in Italia. Ok l’ingresso di Invitalia, come confermato dell’accordo di dicembre, ma ci aspettiamo delle risposte sul piano industriale  che è ancora in discussione e ci aspettiamo risposte precise per quanto riguarda lo stabilimento di Genova" ha spiegato Venzano.

"La prossima settimana ci saranno altri incontri con la proprietà e ci impegniamo
, come Governo, insieme con il ministro Orlando, a risolvere l'impegno per la cig dei dipendenti in amministrazione straordinaria. Serve la collaborazione di tutti e con questo spirito ci prepariamo a vedere, nei prossimi giorni, il sindaco di Taranto e il presidente della Regione Puglia". Così il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti. Il ministro ha anche auspicato che "Invitalia prosegua nel percorso dell'accordo".

"Abbiamo bisogno davanti alla grande incertezza di questi giorni che il governo conferma i progetti, ci dica su cosa investire e soprattutto ci ascolti per quanto riguarda l'esigenza di fare un accordo sindacale che dia lavoro
e permetta una sostenibilità a partire dalle persone", ha detto il segretario generale della Fim Cisl, Roberto Benaglia, entrando al ministero.

Intanto il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta di sospensione della sentenza del Tar di Lecce, che impone all'azienda di spegnere gli impianti dell'area a caldo entro il 14 aprile. Su questo Benaglia ha dichiarato: "Regna una grande incertezza, in questo paese se vogliamo attrarre investimenti dobbiamo creare le condizioni per poterli rendere gestibili. Non possiamo pensare di spegnere un'area a caldo che potrebbe portare, tra diretti e indiretti, a Taranto, Genova e Novi Ligure, 25 mila famiglie senza futuro". Secondo il presidente di sezione: “non risulta e non è stata comprovata la circostanza che, in assenza di immediate misure cautelari, per l'appellante si produrrebbe uno specifico pregiudizio irreparabile, prima della data dell'11 marzo 2021”, quando si riunirà l'organo collegiale.

Il giudice ha quindi rigettato “la domanda della società appellante, volta alla emanazione di una favorevole misura monocratica cautelare”. Il giudice ritiene infatti che la trattazione spetti all'organo collegiale “nel rispetto del principio del contraddittorio”. La Camera di consiglio è stata fissata per l'11 marzo, mentre è prevista per l'udienza pubblica del 13 maggio 2021 la definizione del secondo grado del giudizio.