salute e medicina

L'intervento del direttore della clinica malattie infettive del Policlinico San Martino
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 "Limitare il vaccino Astra Zeneca ai 55 anni è sbagliato".

Nell'analizzare il momento italiano della somministrazione dei vaccini anti-Covid il prof. Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive del Policlino San Martino di Genova interviene sulle limitazioni poste nel nostro paese.

"E' successo che essendoci pochi dati dell'incidenza di questo vaccino sulle persone sopra i 65 anni si sono poste limitazioni - ha raccontato Bassetti - e così i vari paesi si sono comportati in maniera diversa. Qui in Italia però a mio avviso si è sbagliato. Il vaccino funziona. Capirei questo limite se noi avessimo delle alternative valide, ma se l'alternativa è Astrazeneca o niente, io credo comunque che sia importante fare Astrazeneca. Tra l'altro posso dire che non solo non fa male, ma funziona. Ha un efficacia per le malattie grave come la polmonite del 100%".

Per il prof. Bassetti su questo tema ora c'è un rischio."Noi abbiamo fatto un accordo con Astrazeneca importante e rischiamo di trovarci con dosi di vaccino che non serviranno - sottolinea - E' una decisione penalizzante".

Poi c'è Sputnik, il vaccino russo
che prende il nome dal primo satellite mandato in orbita intorno alla terra.

"Questo vaccino è simile a quello di Astrazeneca, ma quello russo ha un efficacia maggiore - racconta sempre Bassetti - Arriva al 91.6% con un'ottima tollerabilità. Io credo che su questo farmaco sia stata fatta troppa ideologia: è l'ora di metterla da parte e di guardare con gli occhi del metodo, della scienza e del buon senso. Ora bisogna correre ai ripari, bisogna approvarlo con l'Ema e una volta approvato dovremmo porci noi, come Italia, come interlocutori principali con la Russia".

Sempre nell'ambito della lotta al Coronavirus poi è arrivato il via libera di Aifa, l'agenzia italiana del Farmaco, per l'utilizzo in emergenza degli anticorpi monoclonali. E in queste ore anche Ema, Agenzia Europea per i medicinali, sta valutando il fascicolo per farlo approvare a livello europeo. Ma da chi possono essere utilizzati?

"Questo è un farmaco che va somministrato nelle 72 ore dal manifestarsi della malattia. Non possiamo trattare tutti i malati di covid così - sottolinea Bassetti - Dovremo lavorare su una porzione di coloro che se prendono il covid rischiano la vita. Penso alle persone immunodepresse, obese, affette da malattie respiratorie gravi. E devo dire che noi abbiamo una bella collaborazione con i medici di medicina generale. Nell'ambito programma realizzato con Alisa e Liguria DIgitale, insieme alla medicina territoriale possiamo intercettare il paziente a casa, portarlo in ospedale in day hospital, fargli l'anticorpo monclonale e rimandarlo a casa evitando che il paziente venga in ospedale e finisca in rianimazione o addirittura muoia".

Il prof. Matteo Bassetti poi torna sulle minacce di morte subite on line e sulla scorta dinamica
che ha disposto per questo motivo la Questura di Genova.

"Vivo la questione in maniera difficile - confessa il medico - L'altra sera uscendo dal San Martino alle 20 per la prima volta mi sono guardato attorno. Il mondo è pieno di ignoranti che definisco anche delinquenti in caso di minacce di morte, ma dico questo: io non arretro di un millimetro, anzi questi attacchi mi convincono ancora di più che sono sulla giusta strada. E ringrazio le forze dell'ordine, polizia e carabinieri, che stanno lavorando con grande professionalità".

A farlo sorridere ci pensano Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu che la domenica a 'Quelli che il Calcio' lo imitano. "Alla domenica con Luca - racconta Bassetti - ci sentiamo e gli chiedo quando va in onda l'imitazione, me la guardo rido e devo dire onestamente che sono felice che due genovesi abbiano fatto l'imitazione di un genovese, tra l'altro sono anche genoani...."