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Parla la prima ligure numero uno dei pesi massimi
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Ha inziato a salire su un ring e a boxare per dimagrire e sentirsi più sicura, "avevo tanta rabbia addosso, sono arrivata in palestra e mi sono subito appassionata, quando sono sul ring esce tutta me stessa...".

Sara Stirpe, 26 anni, di Mele, alle porte di Genova, è la prima pugile campione d'Italia della categoria dei massimi.

La boxeur
combatte per la palestra Rossetto di Arenzano dove l'abbiamo incontrata durante uno degli allenamenti con il suo maestro Simone Rossetto, 38 anni, che da anni insegna la nobile arte fra il quartiere di Genova Palmaro e Arenzano.

Viso dolce, delicato, carino, Sara non ha paura che i pugni possano rovinarle i connotati, "è l'ultimo dei problemi anche se tanti me lo dicono, ma la passsione va oltre, non ci penso".

Anche se lavora con il fratello in una caffetteria di Voltri, riesce ad allenarsi tante ore due volte al giorno e tutti i giorni, ad eccezione della domenica.

Ama Rocky e Silver Stallone, "perchè anche io sono abile ad incassare". Ma il suo vero idolo è però la campionessa irlandese Katie Taylor, "fortissima", oltre a Alì Cassius Clay, "unico",

Sara ha indossato i guantoni per la prima volta a 18 anni, e da quel giorno non ha più smesso.

I genitori cosa ne pensano? "Mia mamma subito c'è rimasta chioccata, mio padre invece ama il pugilato, mi ha detto, se è quello che ti piace fallo".